Riforma sui taxi, cosa cambia per le licenze: sciopero dei tassisti martedì 10 ottobre

corriere.it Neanche il tempo di avere notizia dell’approvazione definitiva del decreto Asset alla Camera, ecco che arriva il primo sciopero contro. A proclamarlo sono i tassisti dell’Usb che martedì prossimo fermeranno le loro auto bianche per 24 ore in tutta Italia. «La causa scatenante – spiegano – è il decreto Asset: i primi due commi sono quasi ridicoli, il governo non solo non si occupa di definirli, ma addirittura introduce delle procedure che ne annulleranno in parte gli effetti. Un altro elemento negativo è la possibilità di rilasciare fino al 20% di nuove licenze taxi abrogando ogni norma che prevede una programmazione territoriale».

Ma la norma contenuta nel dl Asset che prevede prima di tutto l’aumento fino al 20% delle licenze dei taxi nelle città metropolitane, sedi di aeroporto e nei capoluoghi di regione (ampliata a 60 Comuni) non piace quasi a nessuno, né ai tassisti, né ai sindaci, né ai consumatori, né agli autisti dei noleggi con conducente, gli Ncc.

I tassisti sono contrari ad un aumento così elevato di licenze che secondo loro «non risolve i problemi, anzi ne crea altri», come spiega, ad esempio Loreno Bittarelli, presidente della Cooperativa Radiotaxi 3570, la più grande di Roma. Sarebbe meglio, dice, «andare per gradi: è da incoscienti ipotizzare 1.500 autorizzazioni tutte insieme, quando cala il lavoro si intoppa tutto e ci ritrovaimo le macchine sul groppone, senza piazzole di sosta, adeguate infrastrutture per la sosta né le corsie preferenziali». Nicola Di Giacobbe di Unica Filt Cgil teme che le licenze aggiuntive trasformino i tassisti «in lavoratori sfruttati al servizio delle multinazionali» e comunque si dice contrario allo sciopero: «Dopo che il decreto è stato approvato?». Piuttosto, «chiederemo al ministro delle note chiare ed esplicative sul dl».

Per i consumatori dell’Unione italiana consumatori, il decreto così come è stato varato «resta un provvedimento spot inutile: i Comuni da anni possono aumentare a piacimento le licenze e non lo hanno praticamente mai fatto, anzi, ora c’è anche il tetto del 20% che prima non esisteva».

C’è poi il fronte dei sindaci. Roberto Gualtieri, primo cittadino di Roma, è tra i più critici, in particolare su quella parte della norma che prevede l’aumento delle licenze a carico dei Comuni: «Applicando il decreto, perderemmo tutti i soldi che vanno ai Comuni per la gestione amministrativa, il decreto così fatto è inutilizzabile, ci hanno fatto perdere due mesi». Ma ora che il decreto è stato approvato, spiega, «basterebbe un decreto di una riga che ripristina il 20% delle risorse ai Comuni dalle licenze, e io gli farò l’applauso, faremo le nuove licenze un po’ prima. Questi sono i fatti: io devo scegliere tra avere la procedura ordinaria o perdere risorse preziose, altrimenti faremo la procedura accelerata e toglieremo soldi ai romani». Intanto, domani, fa sapere, ha convocato le parti e la procedura per aumentare le licenze nella Capitale partirà: «Lo potevamo fare 3 mesi fa, pazienza, la storia di Roma è millenaria».

La lettera del ministro Urso ai sindaci
A loro risponde il ministro del Made in Italy e delle Imprese Adolfo Urso che, in una lettera inviata ai 60 sindaci sedi di città sedi di aeroporti, spiega: «Ho scritto loro affinché si attivino da subito perché i cittadini non possono aspettare». Nella missiva, Urso spiega che «la procedura concorsuale straordinaria particolarmente celere» aiuterà a velocizzare il percorso per l’aumento fino al 20% delle licenze, così come sarà più semplice attuare la seconda guida e rilasciare licenze temporanee per momenti di eccezionale afflusso turistico. Ricorda poi che sono stati raddoppiati gli incentivi per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, per tassisti e titolari di licenze ncc.

Doppia guida
Per i tassisti, il decreto Asset prevede anche nuove regole sulla doppia guida e sulle licenze temporanee. Nel primo caso, vengono previste procedure semplificate per il rilascio della cosiddetta «doppia guida» che prevede che due autisti possano guidare lo stesso taxi su diversi turni. La norma, già possibile, permette di aumentare il numero delle vetture bianche sui più turni. Con le nuove regole, per attuarla basterà una comunicazione al Comune. Si potrà affidare anche a titolo oneroso ad un terzo ma deve avere il certificato di abilitazione professionale e l’iscrizione al ruolo di conducente di veicolo adibito ad autoservizio pubblico non di linea. La sostituzione alla guida può avvenire autonomamente nell’ambito orario del turno integrativo o nell’orario del turno assegnato.

Licenze temporanee
Sono previste anche delle licenze temporanee, ma solo per determinati momenti e occasioni di un incremento eccezionale della richiesta, come potrebbe avvenire, ad esempio, a Roma con il Giubileo del 2025. Il Comune può rilasciare le licenze per un periodo massimo di due anni solo a tassisti o autisti ncc che già ne hanno una (???).