Le licenze dei taxi “Pronti ad aumentarle Giusta la delega del Governo alle città”

ilgiorno.it Questa volta sembra che “il tabù” (copyright Arianna Censi) possa essere superato: la titolarità della scelta è stata infatti trasferita ai Comuni che siano capoluogo di regione, sede di Città Metropolitane o di un aeroporto internazionale. Condizioni che suonano come una parafrasi di Milano. E anche i conti tornano: quel 20% messo nero su bianco dal Governo, una volta tradotto in numeri assoluti, esaudisce quasi perfettamente l’obiettivo indicato dalla Giunta comunale. Il riferimento è al decreto Omnibus, approvato lunedì dal Consiglio dei Ministri. E, in particolare, alle nuove disposizioni per l’aumento delle licenze dei taxi: eccolo il tabù.

Arianna Censi, assessora comunale alla Mobilità, a questo punto potete procedere all’aumento delle licenze senza attendere l’ok della Regione.
“Aspettiamo di leggere il testo definitivo del decreto, ma la scelta del Governo, qualora dovesse essere confermata, va nella giusta direzione: nessuno può conoscere le esigenze di una città e del bacino territoriale con il quale si relaziona meglio degli amministratori comunali e di quelli metropolitani”.

L’obiettivo del Comune è avere altre mille licenze e da decreto ne potrete bandire 971. I tassisti, però, sono in rivolta: perseguirete l’obiettivo o potreste bandirne meno e compensare con altre misure?
“Io trovo che alcune preoccupazioni dei tassisti siano comprensibili, ma li invito a considerare le ricadute positive che l’aumento delle licenze avrebbe sul servizio e, quindi, sul loro lavoro. Noi siamo convinti che un servizio con più auto e minori tempi di attesa possa essere più attrattivo di quanto lo sia oggi, possa diventare una soluzione anche per persone che oggi non usano i taxi o li usano poco. Quindi bisogna superare questo tabù dell’aumento delle licenze. Conviene a tutti e spero si possa procedere in tempi brevi”.

Misure alternative?
“Ci abbiamo già provato ma i risultati sono stati modesti. Il bando delle doppie guide ha avuto solo 91 adesioni, di cui 44 nuove attivazioni e 47 trasformazioni in turno integrativo. Detto questo, siamo disponibili a ragionare con i tassisti nell’interesse della città”.

Condivide la possibilità, prevista sempre nel decreto, di attivare licenze temporanee in occasione di grandi eventi?
“Questo punto del decreto va sicuramente approfondito: è corretta la ratio di incrementarle solo temporaneamente nei periodi in cui c’è una domanda straordinaria, ma bisogna capire nel concreto come fare, con quali modalità queste licenze possono e devono essere concesse”.

L’impressione è che il centrodestra, da sempre allineato ai tassisti, abbia scelto di scaricare sui (grandi) Comuni la responsabilità di aumentare le licenze. Condivide?
“Noi questa responsabilità ce la prendiamo perché amministrare e governare significa esattamente questo: assumersi la responsabilità delle scelte. Al Governo riconosco di aver già fatto abbastanza, hanno spostato la linea in avanti e hanno giustamente delegato ai Comuni”.