Taxi, cosa cambia con il decreto Omnibus: le nuove regole in vista del boom di turisti

corriere.it Tassisti sul piede di guerra dopo l’approvazione dei decreti omnibus nell’ultimo Consiglio dei ministri. Il Dl Asset stabilisce che le città metropolitane, i capoluoghi e i comuni sede di aeroporti internazionali possano bandire un concorso straordinario per le nuove licenze per taxi, sino a un incremento del 20% rispetto a quelle esistenti, aperto a nuovi operatori, con una procedura semplificata. Il concorso sarà accessibile solo a chi è in possesso di un’auto green.

Gli incentivi
Per l’acquisto dei taxi necessari all’esercizio delle nuove licenze è previsto il raddoppio dell’Ecobonus, stesso beneficio riconosciuto agli Ncc. L’incentivazione porterà, spiega il ministro delle Imprese Adolfo Urso, a «un ammodernamento per avere un parco auto più sostenibile sul piano ecologico, è una prima risposta immediata e significativa a un’emergenza che c’è da troppo tempo».

La doppia guida semplificata
Viene poi sburocratizzato lo strumento della doppia guida, cioè la stessa vettura in servizio h24 ma con due guidatori, per affrontare i picchi turistici con la massima efficacia e semplicità per gli operatori. Per sbloccare i disservizi dei taxi spiega Urso «abbiamo previsto di semplificare la doppia guida: sarà possibile farlo con la semplice comunicazione. Speriamo che questo possa accelerare davvero l’utilizzo della seconda guida e consentire quindi l’aumento dell’orario dei singoli taxi». Inoltre, ribadisce il ministro, «sarà possibile rilasciare licenze temporanee, a fronte di eventi straordinari, per un anno e prorogabili per 2 anni, con misure semplificate, con modalità che consentono l’utilizzo di questa licenza anche con affidamento a terzi».

Niente cumulo delle licenze e le proteste dei sindacati
Esclusa però l’ipotesi di cumulabilità delle licenze definitive. Dai tassisti è arrivato il no secco al cumulo delle licenze con una parte dei rappresentanti sindacali tra cui la Cgil che è arrivata a minacciare lo sciopero se il decreto non sarà cambiato con la conversione in legge. Il concorso straordinario per ottenerle sarà quindi aperto a nuovi operatori. Sul tema dell’ampliamento delle licenze per i taxi «abbiamo sottolineato che fosse sbagliato intervenire con l’aumento delle licenze senza prima emanare i Decreti attuativi, il che favorirebbe il rispetto delle regole per tutti e che la mancanza dei taxi in particolari momenti, va letto in relazione all’inefficienza del trasporto pubblico locale in alcune città». Così la Cisl in merito alla misura nel dl Asset e investimenti.

Tra le città ad avere le maggiori difficoltà è Roma, dove le auto bianche in circolazione sono 7.900, un numero elevato ma insufficiente a coprire la domanda dei turisti. La richiesta di aumentare le corse arriva anche dal comune di Milano, che attualmente conta circa 4.855 taxi mentre a Napoli le auto bianche sono quasi 2.400. Posto che in Italia si stima l’arrivo di 68 milioni di turisti per quasi 270 mila pernottamenti nel 2023, la qualità del trasporto resta fondamentale per evitare i disagi soprattutto nelle grandi città.

I grandi eventi in programma
Un problema che rischia di esplodere in vista dei flussi turistici straordinari collegati ai grandi eventi in programmazione nei prossimi anni. Solo per citarne alcuni: la Ryder cup Roma 2023 con 50 mila spettatori previsti al giorno dal 25 settembre al 1° ottobre 2023, il Giubileo 2025 con stimati 32 milioni di pellegrini, le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 che porteranno in città 1,7 milioni di visitatori e Expo Roma 2030 con 30 milioni di presenze attese.

La posizione del settore Ncc
Per le associazioni di rappresentanza gli incentive alle nuove licenze non bastano. Dice Francesco Artusa, presidente di ‘Sistema Trasporti’, associazione per il trasporto privato di Ncc e bus turistici: «Sono previsti solo per chi cambia vecchi euro 5. Se così sarà per gli Ncc questi incentivi in realtà non esistono dato che la grande maggioranza della categoria è già dotata di euro 6». L’associazione chiede l’estensione dell’incentivo anche in presenza di sostituzione di veicoli euro 6 diesel e benzina .