Le 1000 licenze della città del futuro -di Davide Pinoli

La Milano del futuro, quella della mobilità, della metropolitana che in 12 minuti arriva a Linate, quella dell’aereo lungo 20 metri allestito in piazza San Babila è anche la città che per un acquazzone estivo riesce ad allagarsi come fosse Venezia con 30 cm d’acqua lungo tutta quella via Solari dove scorre nel tombinato sotto il manto stradale un piccolo tratto del fiume Olona.

Ci sarebbe quasi da ridere (per non piangere) nel vedere tutti i proclami del Sindaco Sala annegare per un’ora di pioggia ma, dal momento che lo stesso ha lanciato la necessità di 1000 licenze taxi in una città dove la velocità delle auto non supera i 15km/h di media. Ma eccoci a parlare dell’incontro che si è svolto martedì 4 luglio tra i Rappresentanti dei tassisti e l’Assessora alla Mobilità dott.ssa Arianna Censi nel merito di quello che sembra invece essere l’unico problema in una città piena di problemi: il Taxi.

E’ Signora davvero piacevole l’Assessora Censi, laureata in sociologia e bibliotecaria di livello che si ritrova, suo malgrado, a dover succedere a quelli che furono i suoi predecessori, in assoluto i politici meno amati dalla categoria, ovvero quei Pierfrancesco Maran e Marco Granelli che mai un feeling riuscirono a trovare con i conducenti delle auto bianche.

L’Assessora, dicevamo, che durante il sopra citato incontro si è trovata a dover giustificare, forte delle mail che a suo dire le intasano la casella di posta elettronica  (ma senza specificare con quali dati), quelle 1000 licenze “sparate” dal Sindaco Sala a fronte di non si capisce, quale esatto calcolo matematico.

Incredibile ma vero, perché nei fatti AMAT (agenzia mobilità ambiente e territorio) che elabora dati per il Comune, i dati da parte degli Operatori Economici del settore (Radiotaxi) non li ha di fatto mai avuti, elaborando un non si capisce cosa e arrivando nuovamente ad un dibattito con una categoria che MAI si è mostrata non collaborativa se non nei confronti di quella liberalizzazione del settore che in molti, forse davvero troppi, dimenticano essere di Pubblico Servizio.

In sintesi e, soprattutto, in attesa di ottenere il parere dalla Regione Lombardia, che è l’ente competente per le licenze dei taxi, i rappresentanti dei tassisti hanno risposto all’eccessiva richiesta di 1000 nuove licenze, che rappresenta un rischio concreto di saturazione del mercato, senza costruire muri, ma ribadendo la disponibilità a turni liberi e collaborazioni familiari. Allo stesso tempo, essi non si oppongono ad una valutazione delle licenze, purché sia condotta in modo serio e basato su criteri oggettivi, senza essere influenzata da influencer o da coloro che si dimostrano pronti a prendere decisioni affrettate.