Mobilità a Milano, area C più cara, mezzi pubblici e taxi: il piano per ridurre le auto

milano.repubblica.it A Milano ogni cento abitanti ci sono 49 automobili. Un numero ancora elevato per gli obiettivi di contrasto all’inquinamento che il capoluogo lombardo vuole raggiungere. Per questo il sindaco Beppe Sala punta a ridurre i veicoli in circolazione in modo significativo nei prossimi anni. «Dobbiamo avere il coraggio di dire questa piccola verità, cioè che ci sono troppe macchine nelle città: a Milano — ha detto il primo cittadino — ne abbiamo 49 per ogni 100 abitanti e io voglio lavorare perché arrivino a 40 in dieci anni».

Un pacchetto di misure sulla mobilità è in dirittura d’arrivo. L’aumento del biglietto di ingresso in Area C è uno dei punti centrali: il ticket passerà dagli attuali 5 euro a 7,50 euro. Mentre per i veicoli di servizio il biglietto si eleverà da 3 euro a 4,50. Una manovra che entrerà in vigore probabilmente tra ottobre e novembre di quest’anno. La delibera potrebbe essere approvata già domani in una riunione di giunta, slittata di un giorno per impegni istituzionali. «Bisogna dare ai cittadini un’opportunità diversa per esempio con le metropolitane, con i veicoli in sharing, con i taxi e dall’altra parte bisogna porre dei limiti — ha aggiunto ieri il sindaco-. La nostra Area B limita il traffico per i veicoli più inquinanti, lo so bene che spesso chi ha una macchina vecchia è in difficoltà a cambiarla».

Il pacchetto comprenderà anche le altre misure su cui il Comune è al lavoro da diversi mesi: il prolungamento dopo le 13 dell’orario di pagamento per la sosta fuori dalla cerchia della 90-91 e la formale richiesta alla Regione di aumentare di mille il numero delle licenze dei taxi. Su quest’ultimo punto, l’assessora alla Mobilità Arianna Censi ha incontrato due giorni fa i rappresentanti della categoria delle auto bianche. Non dovrebbe entrare, invece, il pagamento della seconda auto per i residenti. Su quest’ultima manovra, gli uffici del Comune hanno lavorato nei primi mesi dell’anno, ma poi era stata accantonata, anche per le perplessità sollevate da una parte del Consiglio comunale, che ritiene troppo penalizzante per i cittadini far approdare la tariffa della sosta insieme al balzello di Area C. Il ticket per la seconda auto, dunque, potrebbe arrivare più avanti, anche se non è escluso possa essere già inserito in questa prima tranche all’ultimo.

Il documento della giunta potrebbe contenere anche l’atteso obbligo di installare i sensori sui camion che fanno ingresso in città, attraverso le regole di Area B. Su questo il nodo sono i tempi per l’entrata in vigore dell’obbligo, che potrebbe non arrivare prima di luglio 2024. Ma Palazzo Marino potrebbe decidere di accorciare i tempi, vista anche alla scia di incidenti mortali che si sono verificati nei primi mesi dell’anno tra mezzi e pesanti e ciclisti, dovuti al problema dell’angolo cieco.

Con uno sguardo alle altre città europee, Milano è ancora indietro per quanto riguarda il calo del tasso di motorizzazione. A Parigi, Londra e Berlino si contano 36 auto ogni 100 abitanti, a Barcellona 41, a Stoccolma e Vienna 38.

Andando a ritroso nel tempo, però, i cambiamenti si notano anche nelle abitudini dei milanesi in fatto di mobilità. Secondo i dati di Palazzo Marino, nel 2003 ogni cento abitanti a Milano c’erano 62,52 automobili: 13 più di oggi. In numeri assoluti, il parco auto milanese, a fine 2022, è formato da 686.618 autovetture (dati di Aci). Nel 2012 erano più di 701 mila le automobili in città. Oscillazioni più o meno significative ci sono state anche per quanto riguarda la tipologia di veicoli che scelgono i milanesi da dieci anni a questa parte. Un piccolo salto c’è stato sicuramente nel comparto elettrico: oggi sono 5.088 le auto elettriche a Milano, nel 2012 erano solo 262.

Anche se, in proporzione, rappresentano solo una piccola parte di tutto il parco auto. Le autovetture ibride, invece, sono notevolmente aumentate: da appena 4 mila dieci anni fa, oggi sono più di 50 mila. Anche se la stragrande maggioranza continua a prediligere l’automobile a benzina: sono a quota 406 mila, contro le 425 mila in circolazione nel 2012. Oltre 120 mila di queste sono Euro 0, 1, 2 e 3. «In città — commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia — circolano troppe auto, su questo non c’è dubbio. A Londra, Parigi o Barcellona si attestano attorno alle 250/300 unita ogni mille abitanti. A Milano siamo quasi a 500. Una riduzione del parco circolante effettivamente c’è stata: dal 2008 al 2023 si sono perse 64 automobili ogni 1000 abitanti. Ma non basta per liberare la città e renderla meno inquinata. Oggi servono politiche nuove».