Taxi a Milano, si cambia: il Comune chiederà mille licenze in più

ilgiorno.it Il Comune chiederà mille licenze in più per il servizio taxi a Milano. L’annuncio dell’assessora alla Mobilità Arianna Censi, in linea con quanto dichiarato una settimana fa dal sindaco Giuseppe Sala, è arrivato al termine della riunione della commissione di monitoraggio con i sindacati di categoria, andata in scena oggi pomeriggio nella sede del Municipio 4 di via Oglio. Il motivo: il conclamato disequilibrio tra la richiesta di auto bianche e l’offerta garantita dai conducenti.

“Dall’analisi sono scaturite differenze e difficoltà – ha spiegato alla fine Censi -. Ho detto loro con molta chiarezza, con persone che rispetto e che fanno un lavoro importante per la città, che chiederò alla Giunta di fare una richiesta di ulteriori licenze. Ho detto mille per allinearmi su una linea, ma poi la trattativa definirà il numero esatto”.

La fotografia dell’esistente
Il confronto è partito dall’analisi dei numeri, sulla base dei cambiamenti concordati negli ultimi mesi. Ad esempio, la rimodulazione dei turni, stando ai dati illustrati dal Comune ai tassisti, ha generato un incremento di auto bianche in servizio in alcune fasce orarie dei giorni feriali – tra mezzanotte e l’una, tra le 6 e le 7 (con un picco di 452) e alle 20 – ma allo stesso tempo si sono registrati cali di macchine in circolazione tra le 15 e le 16 (con un picco di -572). Il confronto è stato fatto tra il 14 aprile e il 22 giugno 2023 per misurare l’effetto della riduzione dei turni complessivi. Tuttavia, ha precisato la delegazione dell’amministrazione, tale aumento di tassisti in turno “non sembra essere associato a un aumento dei tassisti in servizio”, come si nota dai passaggi sotto le telecamere di Area C. Da precisare che si tratta di un’analisi parziale, perché i dati, nonostante richiesti più volte dal Comune, sono stati consegnati solo “da pochissime associazioni”.

I passaggi in Area C
Dall’analisi svolta, è emerso tra aprile e giugno 2023 la diminuzione dei passaggi in Area C nella fascia oraria compresa tra le 21 e le 4 è stata maggiore rispetto a quella registrata nello stesso periodo del 2022; al contrario, c’è stato un miglioramento tra le 5 e le 9 del mattino. Conclusione: l’aumento dei tassisti di turno sarebbe comunque nettamente inferiore al fabbisogno di auto bianche. Secondo i numeri analizzati dall’amministrazione, durante le ore notturne del weekend, il numero di chiamate inevase non scende mai sotto il 40% del totale di quelle ricevute. “Tale dato – si legge nel report – è confermato anche dal confronto tra la percentuale di chiamate inevase riscontrata durante i weekend di giugno 2022 e giugno 2023, in seguito all’avvenuta rimodulazione del servizio”. Nei giorni feriali, invece, la carenza di macchine emerge soprattutto nella fascia compresa tra le 18 e le 20. Numeri tutto sommato in linea con quelli estrapolati dai dati reali del periodo 2015-2018.

Le collaborazioni familiari
Un altro strumento introdotto dal Comune per incrementare il numero di taxi in strada è quello delle collaborazioni familiari, avviando un bando che si è chiuso il 30 giugno. Ne sono state attivate 44, a cui vanno aggiunte 47 richieste di passare dal turno di 12 ore a quello di 16. Questa iniezione di collaborazioni familiari ha fatto salire il numero complessivo a quota 420 (8,6% del totale delle licenze), di cui 154 con turno unico e 266 con turno integrativo. Quest’ultimo numero, 266, “permette un incremento stimato delle ore di servizio pari all’attività media di circa 100 taxi, di cui il 30% grazie alle nuove attivazioni”.

Numeri insufficienti
Per il Comune, però, le azioni intraprese finora hanno solo in parte migliorato il servizio taxi: restano diverse criticità, soprattutto in alcune fasce orarie. Da qui la richiesta di attivare nuove licenze, fino a un massimo di mille. Una richiesta che quasi certamente troverà la forte opposizione dei tassisti.