Taxi introvabili a Roma, il sindaco pensa a nuove licenze Ncc

roma.corriere.it Roberto Gualtieri è determinato a risolvere il problema delle lunghe attese dei taxi. E ha riconfermato l’intenzione di emettere nuove licenze qualora sia scarsa l’adesione dei tassisti alla «seconda guida», cioè la possibilità di indicare un’altra persona che tenga la macchina in servizio per turno aggiuntivo tra le 4 e le 7 ore.

Il nuovo sistema «Maas»
Ma è al vaglio anche l’aumento di autorizzazioni per i Noleggi con conducente. L’occasione è stata la presentazione del sistema «Maas, Mobility as a service», una piattaforma che parte in via sperimentale a Roma e poi sarà adottata anche a Milano e Napoli che consentirà di pagare un unico biglietto a fine giornata agli utenti che utilizzano più servizi di trasporto per uno spostamento: autobus, treni, taxi e biciclette o monopattini in affitto. Uno strumento che potrebbe contribuire ad abbattere le code per i taxi che in città, in questi mesi, si sono aggravate. Basti pensare che dall’aeroporto di Fiumicino, tra gennaio e maggio del 2019, sono state effettuate «appena» 240mila corse taxi a fronte delle 355mila svolte nello stesso periodo di quest’anno. L’aumento combinato alle attività di contrasto agli abusivi «ha generato una domanda più alta all’aeroporto: i tassisti vanno più lì invece che a Termini, poiché lì guadagnano di più e la normativa, anacronistica, non ci permette di chiedere ai tassisti dove effettuare il servizio», ha sottolineato Gualtieri.

L’appello di Gualtieri ad aderire alla doppia guida
La soluzione più rapida, per il sindaco, è quella delle «seconde guide ma il provvedimento è efficace se c’è un tasso di adesione alto», ha sostenuto Gualtieri. «Dico agli operatori: adesso è il momento di utilizzare la doppia guida, in modo da mettere in strada rapidamente il numero di taxi aggiuntivi per evitare situazioni inaccettabili, come le lunghe file o la difficoltà a prenotare un’auto in alcune zone della città. Quanto più sarà efficace questo strumento, tanto meno ci sarà bisogno di agire sull’altro fronte». Ovvero, quello delle nuove licenze.

Le proteste della categoria
«Abbiamo l’esigenza di garantirci che per il Giubileo ci sia un’offerta di taxi adeguata e la domanda aumenterà ulteriormente grazie al sistema Maas», ha sostenuto Gualtieri. Dai sindacati di categoria (Ugl taxi, Federtaxi, Cisal, Uil trasporti taxi, Uritaxi, Atpl Claai e Ati) si sono già levate proteste: «Siamo pronti a svolgere la nostra funzione, però nessuno può pensare di addossarci la responsabilità di una situazione che è totalmente fuori da qualsiasi logica ordinaria». Intanto però con otto operatori e diecimila utenti, da luglio, sarà sperimentato il Maas: «Nella seconda fase introdurremo i parcheggi, le colonnine elettriche e la rete ferroviaria italiana. Abbiamo lavorato perché possa essere un servizio nazionale, Roma è Capitale e centro dell’Italia. Immaginiamo che il Maas in futuro possa essere utilizzato anche per viaggiare da una città all’altra», ha detto l’assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè.