Emozioni che cambiano -di Davide Pinoli

Uno dei cambiamenti contemporanei registrati dai tassisti è dato dalla sempre meno clientela che chiede di essere portata al cinema, così come, soprattutto nella fascia oraria serale che sancisce la fine degli spettacoli,  sono ormai quasi del tutto sparite le chiamate di chi chiedeva un taxi per tornare a casa.

Molte le ragioni alla base della perdita di spettatori, ragioni che vanno dagli strascichi del periodo pandemico legato al Covid 19, alla concorrenza delle molte piattaforme disponibili su TV, PC e Smartphone, la riduzione delle giornate fredde e piovose, ma anche e soprattutto l’insoddisfazione per le visioni offerte che danno al cinema una minore attrazione rispetto ad altre forme di intrattenimento: la mancanza di film considerati «di successo» è probabilmente dovuta a produzioni dove, troppo spesso, viene meno la recitazione da parte di attori “veri” impegnati all’interno di trame con tematiche che non riescono più a coinvolgere lo spettatore  attraverso uno scambio di idee nel merito della validità e della bellezza più o meno condivisa su quanto si era visto.

Ovviamente una teoria che potrà anche sembrare “retrò” ma che non può ciò che il cinema ha rappresentato per molte generazioni: quanti film abbiamo visto nel corso della nostra vita…quanti bei momenti anche di intimità giovanile .

I tempi cambiano, cosi come la musica e la lettura che (almeno per me) mille volte meglio se suonata con strumenti musicali e letta attraverso pubblicazioni cartacee: chi non ha vissuto l’emozione di un bel film e di un abbraccio al cinematografo, ha assolutamente perso un momento davvero romantico della vita

Resta il fatto che il cinema sta vivendo una crisi davvero epocale al pari di una clientela che per decenni ha portato lavoro ai tassisti dei turni serali, clientela che oggi non è più…al pari di quei racconti e quelle emozioni che ci venivano raccontate durante la corsa.