Caos taxi nell’Italia del boom di turisti tra chiamate a vuoto e code interminabili

ilsole24ore.com Lunghi tempi di attesa e, nei casi peggiori come nelle ore di punta, taxi introvabili. La crescita vertiginosa del turismo internazionale nel post Covid rende ancora più evidente la scarsità di vetture bianche in metropoli come Milano e Napoli passando per Firenze e Roma. Code snervanti alle stazioni e le piazze più frequentate dai turisti, centralini dei radiotaxi che non rispondono, posteggi cittadini inesorabilmente vuoti mentre i taxi in circolazione sono occupati.

A Milano le licenze sono circa 4.900, proprio come nel 2006. «A Roma servirebbe un migliaio di taxi in più rispetto a quelli attualmente in circolazione, a Milano altri 650 e nelle principali città con una forte vocazione turistica il servizio andrebbe incrementato di almeno il 20% – sbotta Carlo Rienzi, presidente del Codacons, che da anni chiede di potenziare questo servizio pubblico –. È una situazione che dura da una ventina di anni perché c’è l’incapacità degli amministratori comunali nel gestire la materia, non hanno la volontà di intervenire perché in tutte le città i taxisti sono una potente lobby».

Il nodo delle nuove licenze
Se negli ultimi giorni si è discusso di «Next generation mobility» e di “auto volanti” che verranno testate durante le Olimpiadi invernali 2026, Furio Truzzi, presidente Assoutenti sottolinea che «in alcune città il rilascio di nuove licenze è fermo da decenni». Secondo gli addetti ai lavori a Milano per avere un servizio ai livelli delle grandi metropoli servire un altro migliaio di auto bianche a cui si aggiungono i circa 6mila driver Noleggio con conducente della Lombardia.