Perché Uber ha interrotto le sue operazioni in Israele

dailyo.in Il fornitore di servizi di taxi online Uber ha annunciato la sua uscita dal mercato israeliano dopo non essere riuscito a costruire una quota di mercato sufficiente nel paese mediorientale. L’annuncio è stato dato giovedì sera (15 giugno), anche se i tassisti in Israele erano stati informati della decisione della compagnia pochi giorni prima. Secondo un messaggio inviato da Uber ai suoi tassisti, la compagnia cesserà le operazioni in Israele il 23 giugno.

Uber ha dichiarato che circa quattro dei suoi dipendenti in Israele e 1.000 lavoratori autonomi privati ​​saranno interessati da questa decisione. Il numero attuale di autisti che lavorano con Uber in Israele è di 6.000. Il CEO di Uber Dara Khosrowshahi ha affermato che Uber investirà solo nei mercati in cui può diventare il primo o il secondo attore più importante.

Motivi dell’uscita di Uber
Uber ha affrontato un’intensa concorrenza di mercato da parte di altre due società in Israele: il servizio di taxi Getto di Israele e la società di servizi di taxi di Yango in Russia. Uber ha lanciato le sue operazioni in Israele nel 2014 e da allora ha affrontato diverse sfide.

Nel 2014, la società ha introdotto il servizio Uber X, che ha permesso a qualsiasi proprietario di veicolo di diventare un autista Uber a pagamento, anche se non era un tassista con licenza. Questa mossa ha ricevuto critiche dai tassisti in Israele e dal governo israeliano, che hanno espresso preoccupazione per i conducenti senza licenza che lavorano per Uber. Di conseguenza, il servizio Uber X è stato interrotto. La società ha tentato di riavviare il servizio ma non è stata in grado di ottenere le autorizzazioni necessarie.

Leggi israeliane e difficoltà operative
Uber ha dovuto affrontare sfide dovute alle leggi e ai regolamenti israeliani. Sebbene Uber abbia ottenuto risultati ragionevolmente buoni rispetto ai suoi concorrenti, ha faticato a raggiungere una crescita significativa ed è rimasta nella terza o ultima posizione tra le società di servizi di taxi.

Uber gestiva solo 6.000 taxi in Israele rispetto ai 40.000 veicoli taxi esistenti nel paese. Ciò significava che Uber deteneva una quota insignificante del mercato israeliano. Inoltre, l’obiettivo principale di Uber nel mercato israeliano era promuovere il suo servizio Uber X, che ha lanciato nel 2014. Tuttavia, la società ha dovuto affrontare numerosi ostacoli legali che hanno ostacolato la sua capacità di espandere questo servizio.

Uber ha deciso di uscire dal mercato israeliano perché non è stata in grado di raggiungere una crescita considerevole e ha dovuto affrontare una forte concorrenza da parte dei fornitori di servizi di taxi locali e internazionali. Inoltre, le sfide normative e la quota di mercato limitata hanno portato Uber a concludere che il proseguimento delle operazioni in Israele non fosse fattibile. Di conseguenza, l’azienda ha preso la decisione strategica di ritirarsi dal mercato.