Nella ZTL della Capitale non entrano i tassisti di Civitavecchia: la denuncia

canaledieci.it Roma Mobilità in queste ore al centro di una questione che riguarda l’accesso nella ZTL dei taxi che provengono da Civitavecchia. Una pratica che fino a ieri filava liscia come l’olio e che invece oggi risente di qualche ignoto equilibrio burocratico, secondo cui volta per volta all’arrivo di un mezzo extra territoriale di trasporto pubblico, il conducente dovrà comunicare la sua presenza nella fascia verde, peraltro ampliata. Pena, un multa pesantissima che dovrà poi essere contestata e che senz’altro verrà annullata ma con tempi biblici.

Una trafila assurda alla quale chiedono di porre rimedio quanto prima i sindacati dei tassisti di Civitavecchia, tenendo conto che con l’inizio della stagione balneare, nella città portuale è previsto il boom degli arrivi, e i turisti scesi dalle navi, spesso preferiscono spostarsi nella città eterna in un’unica soluzione, e cioè con un trasporto pubblico di linea che li porto dritti e comodamente in albergo.

Ora la questione dei taxi che non possono più entrare in automatico nella ZTL, e che si sospetta poco abbia a che vedere con l’ampliamento della zona a traffico limitato di Roma,  è stata affidata al Comune di Civitavecchia al quale i tassisti della città portuale, hanno chiesto come si suol dire una mano in difesa della categoria.

Ed intanto dalla loro parte c’è il fatto che nel comunicato di Roma Capitale che definisce le categorie di mezzi che possono accedere alla ZTL, sono tutt’oggi inclusi i veicoli adibiti al trasporto pubblico di linea. Il che non spiega né giustifica la complicazione della procedura.

Intanto la nuova Ztl di Roma a firma Roberto Gualtieri sta raccogliendo lamentele anche dalla cittadinanza romana, con residenti che tra qualche anno saranno quasi obbligati a comprare, un nuovo veicolo più ecologico per poter circolare in città dal prossimo novembre.