Una categoria senza pace (non ci resta che piangere) -di Davide Pinoli

Una categoria senza pace quella dei tassisti, che dopo un’estate non solo metereologicamente caldissima si trovano  con il problema, in questo autunno davvero movimentato, a dover combattere contro il fermo di almeno 350 taxi euro 5 diesel ancora nelle migliori condizioni per poter dare il loro servizio, ma di fatto impossibilitati ad esercitare per la volontà, più di cassetto che ecologista, di voler fare arrabbiare un po’ tutti vietando l’entrata in città con un metodo che sembra l’evoluzione del fiorino imposto a degli esterrefatti Benigni e Troisi, in un celebre film dal titolo eloquente e mai così adatto alla situazione contemporanea (Non ci resta che piangere).

Inoltre l’Assessora (perché così ha esplicitamente chiesto di essere chiamata) Censi, che al termine di un incontro promosso da LegaCoop dove la stessa ha presenziato assieme ai Rappresentanti  dei Radiotaxi Milanesi O2.8585 e TaxiBlu Alessandro Casotto e Emilio Boccalini, ha diramato a mezzo stampa una nota inaspettata nella quale si evince che la stessa ha preparato un dossier per il Sindaco e la giunta, dossier che dice di fatto “nei prossimi giorni assumeremo una decisione tutti insieme valutando i pro e i contro nel rispetto dei bisogni della cittadinanza…in merito ad aumentare le licenze dei taxi città in seguito alle lamentele per la carenza delle auto bianche circolanti specie in orario notturno“.

Sorpresa e indignazione da parte degli OO.SS. che hanno subito risposto a breve giro con un comunicato altrettanto deciso: “Siamo rimasti davvero sorpresi per come, proprio al termine di una bellissima iniziativa promossa da tassisti, LegaCoop e Comune di Milano, l’Assessore Censi abbia prodotto un tale comunicato senza essersi consultata con nessuna Commissione di Monitoraggio e senza produrre di fatto nessun dato nel merito” dichiara Alessandro Casotto a cui fa eco Pietro Pinto, Responsabile Tecnico non solo di 8585 ma anche dell’App nazionale INTAXI “la situazione milanese si presenta congestionata al punto da produrre di fatto un più 15% di traffico urbano dove la velocità commerciale delle auto bianche, che incidono per circa il 2% del Servizio pubblico locale, è evidentemente ridotta al minimo dai cantieri della MM4, dai lavori urbanistici e dal rallentamento dovuto al restringimento delle strade dovuto a molte piste ciclabili“.

Anche sul discorso del presunto disservizio notturno Casotto (che è anche Responsabile del Sindacato ACAI Taxi Milano) rincara la dose:”non esiste nessuna grande città al mondo dove le metropolitane interrompono il servizio poco dopo la mezzanotte proprio quando nei giorni festivi l’aumento della richiesta del trasporto dovrebbe essere supportata dai mezzi ATM che di fatto diminuiscono drasticamente o proprio non esistono“.

Sicuramente controproducente da parte di un’Assessora che non incontra da mesi la categoria né condivide con la stessa nessun tavolo di lavoro  auspicando un approccio di questo tipo proprio nel momento in cui la categoria dei tassisti si stava proponendo per trovare delle soluzioni: la speranza è che si possa addivenire a delle migliori soluzioni nell’interesse dell’utenza e della cittadinanza.