Anche i gabinetti di Linate sono il “modello Milano”? di Davide Pinoli


Sporcizia, abbandono e assoluta mancanza di norme igieniche: queste sono le condizioni in cui versa quotidianamente l’area dei servizi igienici e l’adiacente  area ristoro a disposizione dei tassisti nello spazio di sosta a loro dedicato presso l’Aeroporto di Milano/Linate. Non si tratta ne di un CRAL, ne di un vezzo e neppure di uno spazio ludico ma di un enorme spiazzo di asfalto senza alberi ne una qualche panchina (magari con un minimo di copertura) fondamentale a chi si approccia ad una lunga sosta dove i taxi  quotidianamente attendono, anche lunghi periodi, sotto il sole torrido in estate e sotto la pioggia in inverno e dove l’unica variante è costituita appunto dalle fatiscenti e non adeguate zone ristoro e servizi igienici.

Più volte interpellata dai vari responsabili dei Sindacati Taxi Milanesi, la società SEA (che gestisce gli spazi sopra citati) non solo non si degna di dare un riscontro in merito ma ovviamente non ha mai risolto il problema facendo intervenire chi di competenza per ripristinare il giusto decoro e la normale efficenza di un’area di parcheggio che la notte, durante la chiusura dell’ attività aeroportuale, diventa “terra di nessuno” con topi, persone senza dimora e coppiette automunite in cerca di intimità.

Se si esamina l’intero manufatto comprendente l’area ristoro e l’area bagni è probabilmente a causa di alcuni errori nella posa delle tubature e con l’utilizzo di materiale non idoneo la causa che porta le acque scure a non defluire adeguatamente, rendendo di fatto inagibile l’area a causa di ristagno delle stesse con odori nauseabondi: curioso come una Selvaggia Lucarelli o i titolati politici del Comune di Milano, così attenti ogni giorno ai taxi,  non si accorgano di questo schifo…

Senza bisogno di sostegno alcuno mi sento in dovere di denunciare le condizioni davvero precarie in cui versa l’intera area, la mancanza di un adeguato servizio di pulizia, sia degli stessi servizi igienici, sia dell’area ristoro, sia dello spazio esterno del piazzale, chiedendo non solo un intervento urgente per dare ordine e decoro alla zona.

Prima di vantarsi di un “modello Milano” bellissimo soprattutto più negli intenti che nella realtà, invitiamo chi distribuisce sorrisi durante gli “happy hour” indossando calze multicolor a prendere la sua bella bicicletta ecologica e a farsi un giretto in direzione Linate.



Nota di Taxistory: Mi sembra di ricordare che l’attuale area di sosta dei taxi di Linate sia stata fatta all’incirca nel 1992/3. Prima di tale data i tassisti sostavano al centro della carreggiata del termine di via Forlanini, dove i servizi igienici erano un miraggio e l’ombra o il riparo dalla pioggia un desiderio. Poi è stato asfaltato il piazzale attuale che si trova esattamente in fondo alla pista di decollo/atterraggio. Quando successe quella tremenda disgrazia dell’incidente aereo del 8 ottobre 2001 con 118 vittime, in fondo alla pista si trovava uno dei depositi bagagli dove trovarono un’orrenda morte quattro addetti allo smistamento e un quinto dipendente SEA rimase sfigurato. Bene, questo edificio salvò letteralmente i tassisti che erano fermi nel piazzale, addirittura al taxi di qualcuno di loro scoppiò il lunotto posteriore per il calore dell’incendio.

Ora l’edificio non c’è più, però sembra che con l’installazione del radar di terra (che quel giorno era misteriosamente disattivato) non dovrebbero più verificarsi questo tipo di incidenti.
Non dovrebbero. Facciamo le corna!