Milano: la sicurezza… a parole -di Davide Pinoli

In considerazione della piena ripresa delle discoteche e delle attività del divertimento serale in genere e a seguito alla cessazione dello stato di emergenza, il Comune di Milano si ricorda dei tassisti come al solito “per chiedere“.  Gia’ perché con il venire meno delle misure restrittive adottate allo scopo di contenere il diffondersi del contagio da Covid – 19, ci si accorge che il ritorno ad un divertimento notturno in condizioni di sicurezza sotto il profilo della mobilità è un problema da scaricare (naturalmente) sui taxi chiedendo agli stessi di potenziare l’offerta senza però considerare (e quando mai) di potenziare anche quei mezzi pubblici ATM che di notte sono da SEMPRE, filobus a parte, di fatto inesistenti.

La scorsa settimana si è svolta una riunione in call sul tema, alla quale hanno partecipato il Vice Prefetto, i rappresentanti dei Ristoranti e dei locali da ballo, il Comune di Milano e, ovviamente, i responsabili delle centrali RadioTaxi Milanesi. La Prefettura di Milano, nella figura della gentilissima Dott. ssa Alessandra Tripodi si è fatta portavoce nel chiedere una maggiore disponibilità del servizio taxi a favore dei fruitori dei locali notturni con una giustissima attenzione per le donne, una possibilità che oltre a passare attraverso ad un eventuale “turno libero”, opzione già facoltà dell’ Assessore di riferimento, ha trovato la massima disponibilità di confronto attraverso un tavolo tecnico da farsi al più presto tra i RadioTaxi presenti alla call (02.8585 e Taxi Blu) assieme al Dott. Cominardi, proprietario dello storico Old Fashion nonché rappresentante delle Discoteche.

In sintesi, tanta buona volontà e disponibilità da parte di tutti con unica nota a margine rappresentata dall’Assessore alla sicurezza del Comune di Milano che, nonostante alcune richieste espletate dai rasponsabili dei RadioTaxi nel merito della sicurezza dei tassisti del turno di notte, si è dimostrato ancora una volta più polemico con gli stessi che propositivo nei fatti: un atteggiamento alquanto strano da parte di chi dovrebbe occuparsi della sicurezza di tutti (tassisti compresi) e non solo dei clienti.