Taxi e abusivismo: scene di ordinaria follia nel Far West di Fiumicino

ilquotidianodellazio.it Abusivismo all’aeroporto di Fiumicino: una giungla di facce, proposte, prezzi, minacce perfino. E le istituzioni indifferenti. Taxi regolari e abusivismo a Fiumicino: una giungla di facce, proposte, prezzi inauditi, tensioni e minacce perfino. E’ questa la scena che si presenta a chiunque arrivi al terminal dell’aeroporto di Fiumicino. Uno spettacolo sicuramente indegno per una delle capitali più belle del mondo.

Abusivismo a Fiumicino: una giungla per i turisti
La zona d’accosto dei taxi si presenta al turista e al viaggiatore per lavoro come una grande giungla dove districarsi tra mille personaggi. Dalle facce non certo rassicuranti e senza nessuna autorizzazione, che offrono passaggi a pagamento molto spesso a prezzi esorbitanti e con fare molto insistente che spesso rasenta una intimidazione vera e propria.

Purtroppo questa intimidazione diventa realtà quando i tassisti muniti di regolare licenza provano a far valere le loro ragioni. In questo clima di terrore i tassisti sono assolutamente abbandonati a se stessi non essendoci nessun controllo da parte delle autorità preposte.

Tassista donna contro abusivi: non solo un episodio
Nei giorni scorsi una donna tassista ha tentato di fronteggiare gli energumeni pronti ad accaparrarsi le corse ad ogni costo. La lavoratrice è stata vittima di violente frasi intimidatorie fino ad arrivare a qualche spintone. Tutto questo davanti a turisti allibiti da tale spettacolo.

Quanto accaduto alla collega è stato segnalato con una lettera sia al direttore dell’A.D.R. al Sindaco di Roma e di Fiumicino e al prefetto di Roma.

Purtroppo ad oggi nulla è cambiato e la paura aleggia ancora tra gli autisti dei taxi mentre i loschi individui continuano imperterriti ad esercitare abusi a danno dei sprovveduti turisti.

Non sappiamo se o quando tutto questo avrà fine.
La speranza che a Fiumicino ritorni la legalità è sempre più latente mentre sempre più forte è la paura che una “tragedia” avvenga tra chi cerca di difendere il proprio lavoro e chi sfruttando l’indifferenza delle istituzioni che pur sono state avvisate molte volte cerca di far valere la regola del far west.