Il funerale di Alfredo Aquila 7

ilgiorno.it Gremita la chiesa di San Enrico a San Donato Milanese per i funerali di Alfredo Famoso, il tassista morto dopo diversi giorni di coma dopo una lite avuta con un pedone per una precedenza mancata in via Morgagni. A Milano, città dove Alfredo lavorava come tassista, e San Donato, città dove abitava con la famiglia, è stato proclamato il lutto cittadino. Gonfaloni delle due città e della Provincia listati a lutto sono presenti nella chiesa dove si sta svolgendo il funerale, iniziato alle 14.30. Proprio alle 14,30 in Comune si è osservato un minuto di silenzio per commemorare Alfredo Famoso.funerali_Alfredo_Famoso

IL FRATELLO – “Era un grande, un grande. Gran lavoratore, sempre in famiglia. Era amico di tutti, allegro e leale. Non doveva andare così”. Queste le parole di Andrea, il fratello di Alfredo. Il figlio Federico, devastato dal dolore, è stato salutato da numerosi colleghi del padre.

IL FIGLIO – Struggente il ricordo del figlio durante il funerale: “Caro papà, si dice che chi semina raccoglie e tu nella vita hai raccolto tanto, lo vedi da quante persone ci sono. Ti voglio dire che ti amo un mondo, e che mi manchi tanto. Grazie per il tempo che hai dedicato a noi. Mi hai insegnato a essere un uomo, stammi vicino sempre e dammi la forza di andare avanti”.

L’AUTOPSIA – L’esame autoptico intanto non ha stabilito le cause della morte del tassista. Serviranno nuove perizie sugli organi per stabilire se Famoso è morto per il colpo ricevuto o per la caduta.

IL PARROCO – La cerimonia, che è stata officiata dal parroco della chiesa di San Enrico, don Luca Giudici, si è aperta con le parole del sacerdote: “Siamo qui con un senso di fratellanza nel dolore e dell’impegno civico. Con rabbia, ma senza odio”.