Roma, vigili e taxi, si scatena l’inferno. Tregua per le feste poi sarà guerra

puntine_varese-55affaritaliani.it Ventiquattro ore di stop del servizio Taxi e Ncc presso l’Aeroporto di Fiumicino. Se pensate di rientrare in città il 13 gennaio mettete in conto soluzioni alternative. Inoltre prosegue l’agitazione dei caschi bianchi. I rappresentanti del Sindacato di Polizia Locale dell’Ospol hanno lanciato un ultimatum al Campidoglio: il 29 gennio non ci saranno vigili in strada, in tutti i turni della giornata, se entro il 20 gennaio il sindaco Ignazio Marino non si siederà personalmente ad un tavolo di confronto. Cgil, Cisl e Uil hanno approvato un “Vademecum” di iniziative che suonano come un vero e proprio annuncio di sciopero bianco. (clicca l’immagine di Varese 55 per ingrandire)

Godetevi Natale e Capodanno, ma preparatevi all’inferno. Dopo la tregua per le festività l’inizio del 2014 per i romani muoversi in strada sarà un vero e proprio dramma. Non bastavano i vigili sul piede di guerra contro il Campidoglio, ora a proclamare lo stato di agitazione sono anche i tassisti e gli operatori Ncc contro il mancato impegno dalle nuova giunta contro gli abusivi.

Le associazioni di categoria scendo in strada contro la dilagante situazione di illegalità ed hanno annunciato un primo fermo di 24 ore del servizio TAXI  e Ncc Vetture presso l’Aeroporto di Fiumicino per il 13 gennaio 2014. Le associazioni che operano nel servizio di trasporto pubblico stanno inoltre stilando un Codice di Comportamento per l’operatività dei Taxi e degli Ncc in ambito Aeroportuale, che sarà formalizzato a breve e che dovrà essere inserito nel Protocollo di Intesa tra il Comune di Roma e il Comune di Fiumicino. Tale atto è ritenuto indispensabile, al fine di essere inserito in una nuova Ordinanza emanata dall’ENAC.

Prosegue inoltre l’agitazione dei caschi bianchi. I rappresentanti del Sindacato di Polizia Locale dell’Ospol hanno lanciato un ultimatum al Campidoglio: il 29 gennio non ci saranno vigili in strada, in tutti i turni della giornata, se entro il 20 gennaio il sindaco Ignazio Marino non si siederà personalmente ad un tavolo di confronto con i sindacati, dando così un segnale concreto verso la risoluzione dei 18 punti di rivendicazione oggetto della vertenza Polizia Locale Roma Capitale: organico, medicina preventiva, assicurazione contro aggressioni, Polizza Arma da fuoco, strumenti di autotutela, documento di rischio strada, cabine protettive, sedi di casermaggio, parco auto, vestiario, previdenza integrativa, osservatorio epidemiologico malattie professionali e nuova organizzazione del lavoro incentrata sul Vigile di Quartiere.

Gli agenti aderenti ai sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno approvato un “Vademecum” di iniziative che suonano come un vero e proprio annuncio di sciopero bianco. Nel documento, spiega Francesco Croce della Uil, c’è un elenco di impegni che gli agenti della Polizia locale hanno intenzione di portare avanti: “I vigili faranno esclusivamente ciò che compete alla categoria, senza deroghe né eccezioni in corso di servizio”. In particolare, gli agenti si impegnano a non dare disponibilità a recarsi direttamente sul posto di lavoro di servizio, ad esempio ai semafori la mattina, prevedendo invece di passare sempre prima per il Comando, come prevede il regolamento”. Ipotesi che, secondo quanto spiega Croce, si tradurrà in un ritardo nell’inizio del servizio di tutte le postazioni.

Tra gli altri punti del Vademecum, gli agenti sono decisi a “non uscire in servizio con macchine che non siano perfettamente equipaggiate e manutenute”, “non indossare capi di abbigliamento che non siano stati appositamente forniti dal Campidoglio e, quindi, di non mettere a disposizione indumenti acquistati a spese proprie”. “Non fornire più un’automatica e totale disponibilità a coprire turni atipici, come quelli a Porta Portese e allo Stadio Olimpico la domenica o delle operazioni anti-abusivismo condotte in centro storico”. Nulla di più che un ossequioso rispetto di “tutte le norme e i regolamenti previsti per la Polizia locale”, decisione che, secondo la Uil, comporterà “un’inevitabile paralisi del servizio”. Il Piano d’azione della categoria è volto a richiamare l’attenzione dei vertici capitolini sulla categoria dei vigili urbani, da tempo in stato di agitazione e di segnalare qualsiasi comportamento datoriale limitativo o inibitorio”.