Incontro con De Corato, il resoconto

Dopo l’aggressione di domenica a un taxista, il Comune di Milano ha deciso di rifinanziare il bando per l’istallazione di telecamere per la videosorveglianza a bordo delle auto pubbliche. La decisione è stata presa al termine di un incontro tra i rappresentanti degli autisti e il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato che ha anche raccolto la proposta dei tassisti di istituire un fondo di garanzia per i conducenti vittime di episodi di violenza. «Il bando sarà esclusivamente finalizzato a istallare sui taxi sistemi per la sicurezza – ha assicurato De Corato – con la formula del cofinanziamento al 50%. Abbatteremo però a zero il canone annuo di 240 euro». Già nel 2007 il Comune emanò un bando da un milione di euro con questa finalità: le richieste furono 173 (di cui 158 ammesse) per un esborso di 68 mila euro. Le ragioni dell’insuccesso, per De Corato, sarebbero da ascrivere alla volontà dell’allora assessore alla Mobilità Edoardo Croci di utilizzare le telecamere anche per il monitoraggio dei taxi in servizio. Molti rappresentanti di categoria, al termine dell’incontro, hanno però ammesso che si sarebbero aspettati dal Comune una nuova formulazione del bando, Dopo l’aggressione di domenica a un taxista, il Comune di Milano ha deciso di rifinanziare il bando per l’istallazione di telecamere per la videosorveglianza a bordo delle auto pubbliche. La decisione è stata presa al termine di un incontro tra i rappresentanti degli autisti e il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato che ha anche raccolto la proposta dei tassisti di istituire un fondo di garanzia per i conducenti vittime di episodi di violenza. «Il bando sarà esclusivamente finalizzato a istallare sui taxi sistemi per la sicurezza – ha assicurato De Corato – con la formula del cofinanziamento al 50%. Abbatteremo però a zero il canone annuo di 240 euro». Già nel 2007 il Comune emanò un bando da un milione di euro con questa finalità: le richieste furono 173 (di cui 158 ammesse) per un esborso di 68 mila euro. Le ragioni dell’insuccesso, per De Corato, sarebbero da ascrivere alla volontà dell’allora assessore alla Mobilità Edoardo Croci di utilizzare le telecamere anche per il monitoraggio dei taxi in servizio. Molti rappresentanti di categoria, al termine dell’incontro, hanno però ammesso che si sarebbero aspettati dal Comune una nuova formulazione del bando.

LE RICHIESTE DELLA CATEGORIA – Anche se lo stesso De Corato ha tenuto a ribadire che a Milano non esiste un problema sicurezza («Milano è una città molto più sicura di altre città italiane e europee e i reati sono in costante calo»), davanti all’episodio di domenica ha riconosciuto la necessità di lanciare un segnale di attenzione nei riguardi dei tassisti. Per questo le quattro centrali dei radiotaxi saranno presto collegate direttamente alla «control room» dei vigili urbani e le circa mille vetture dei tassisti autonomi saranno in collegamento, in caso di emergenza, con la cabina di regia di Securitalia, l’impresa che ha in appalto la vigilanza sugli edifici di proprietà comunale. L’incontro con l’amministrazione comunale, convocato d’urgenza dopo l’aggressione di domenica ai danni di un autista, è stata anche l’occasione per i rappresentanti della categoria dei tassisti per rinnovare antiche rivendicazioni di carattere sindacale: dal contrasto agli autisti abusivi a Linate e alla concorrenza sleale in città da parte dei colleghi che lavorano nei comuni del bacino aeroportuale di Malpensa, fino alla richiesta della riqualificazione dei parcheggi attorno alla Stazione centrale.

«DIMISSIONI» – Durante l’incontro, Uil Trasporti ha sferrato un pesante attacco all’amministrazione cittadina: «Milano è una città piena di quartieri fuori controllo, dove noi tassisti non riusciamo nemmeno a entrare». L’associazione di categoria ha chiesto le dimissioni del vicesindaco. «La politica sulla sicurezza di De Corato – ha affermato il delegato cittadino di Uil trasporti, Alfonso Faccioli – tutta chiacchiere e distintivo è fallita. Sono 14 anni che governa questa città, ma non è stato in grado di tradurre i suoi proclami sulla sicurezza in fatti. Farebbe bene a dimettersi». Insieme al collega delegato regionale Uil trasporti, Silla Mattiazzi, Faccioli ha denunciato una città con quertieri fuori controllo. «Se un quartiere è pieno di criminali – ha detto Faccioli – allora bisogna farlo presidiare da vigili e polizia. E invece, come è successo domenica, un tassista è stato aggredito e la volante è arrivata ben 15 minuti dopo»

 

Fonte: Corriere della sera – Redazione Online – 12/10/2010