Tassisti e idraulici: così diversi, così uguali


Chiamatele pure elucubrazioni di un tassista fancazzista, ma dopo varie riflessioni ho creduto interessante raccontarvi  il mio pensiero in merito a due attività apparentemente così lontane fra loro.  Vedrete che non mi sbaglio. I tassisti e gli idraulici,  se messi a confronto, sono accomunati da numerose affinità. In primis, si tratta di due mestieri e non di professioni;  il distinguo fra i due termini  è notevole, così come i rapporti che ne conseguono: in Italia chi esercita un mestiere è molto meno considerato e apprezzato di chi esercita una professione. Al professionista ci si rivolge con sussiego dando rigorosamente del “lei” seguito secondo la prassi  da un titolo accademico, preferibilmente “dottore”, così non si rischia di sbagliare. Al tassista si dà spesso del tu: “ tassista portami a Linate e cerca di volare che ho fretta!” Immaginate un tassista anziano e un pirletta che gli parla così. Il giramento di balle è assicurato!
Lasciamo da parte queste sottigliezze ed  entriamo nel vivo.
1-Sia i tassisti che gli idraulici sono spesso in ginocchio.
Tempo fa sentii un idraulico dire  a suo figlio che lavorava con lui: “pensaci bene figliolo a fare questo lavoro, perchè passerai la tua vita ad abbracciare cessi e in ginocchio davanti a un bidet”. Ormai per noi  è inevitabile passare  la nostra  vita a MALEDIRE i cessi, specialmente quelli di Linate, ma anche  perché in città non ce ne  sono abbastanza, se ci sono non funzionano, o sono intasati, o quello che volete. In ginocchio invece ci vorrebbero vedere tutti quelli che ci odiano o che vogliono comprarci per fare quattrini. In ginocchio ci vuole anche la stampa, ma badate bene, solo  per “ragioni editoriali”.
2- Introvabili!!!
Ho digitato stamane su Google la parola “taxi introvabili” e il motore di ricerca mi ha restituito 491 corrispondenze. Digito poi la parola “idraulici introvabili” e mi ritornano solo 34 corrispondenze! Che strano, ci hanno fatto testa  e testicoli così per anni dicendo che gli idraulici sono introvabili, sono carissimi, per pagarli bisogna fare un mutuo, così come per i tassisti. Anche i tassisti sono introvabili, sono carissimi,  per pagarli bisogna fare un mutuo, esattamente come per gli idraulici. Come la mettiamo allora con i risultati dati da Google?  491 contro 34: implacabilmente la matematica gioca a favore degli idraulici. Gli idraulici hanno avuto la fortuna di vedere nascere il fenomeno e poi la sindrome, dell’ “idraulico polacco”. Dopo la costituzione dell’ unione europea  si diede il via all’apertura delle frontiere per le libere professioni (direttiva Bolkenstein) Il timore che la scarsa protezione sociale dei nuovi stati membri  erodesse le tutele dei vecchi stati membri è stato rappresentato in Francia dallo spauracchio dell’idraulico polacco, un fantomatico artigiano che avrebbe distrutto gli equilibri del mercato del lavoro delle piccole imprese francesi.  Vuoi  vedere che in Italia sono veramente arrivati dalla Polonia  centinaia di idraulici che si sono messi a lavorare con i nostri “trumbè” (idraulici, in dialetto milanese)  nazionali e hanno colmato la cronica carenza di manodopera?  Lasciamo pure che la gente lo pensi.
Vedo tra i colleghi molte facce nuove, di cittadinanza italiana, ma originari dei paesi dell’est che si sono messi a fare i tassisti. Tempo fa vidi anche un ragazza di origini cinesi, mentre vedo spesso colleghi “abbronzatissimi” che rivelano le loro origini africane, vedo anche quasi 400 seconde guide di rinforzo alla flotta, eppure a differenza degli idraulici  i taxi continuano stranamente ad essere introvabili.  Per motivi editoriali qualcuno potrebbe dirvi che  è solo mera questione di numero di licenze.
3- Sotto la lente.
Ho sentito spesso persone dire di avere avuto difficoltà a trovare un idraulico e di essere risuscite a risolvere il problema idrico del bagno dopo due o più giorni, ma non ho mai visto nessuno che si prendesse la briga di protestare scrivendo lettere di fuoco ai quotidiani.
Per i taxi no. E’ fatto recentissimo quello accaduto all’ ex giornalista Paolo Brosio che ha fatto vibranti rimostranze perché ha aspettato 45 minuti un taxi … chi è il famosissimo Paolo Brosio? Non lo sapete? Ma si… quello senza capelli, con la faccia da buono e dall’aria timida che si vedeva tanti anni fa nei Tg di Emilio Fede; poi ha abbandonato il TG4 e si è messo a fare gli spot pubblicitari con la sua mamma  anziana… poi dopo anni di assenza , dopo aver perso il Fede (Emilio) ha acquistato la Fede (religiosa) che lo vede protagonista nelle attività organizzative  dei pellegrinaggi alla Madonna di Medjugorje.
Mesi fa fece eco internazionale la notizia di Montezemolo che si era offerto disinteressatamente come tassista ad una coppia di americani che, nello stesso ristorante, non riuscivano a trovare un taxi.  Cercate di immaginare se nello stesso ristorante si fosse rotta una tubazione e il proprietario disperato perché impossibilitato a trovare un idraulico,  fosse stato costretto a mandare via i clienti: chissà se Monteze… [No, perchè non sa usare la chiave inglese].   Non ho nemmeno mai visto articoli autorevoli  sui giornali autorevoli  rivolti all’inefficienza della lobby degli idraulici e questo si può ricondurre solo a due  casi: o i giornalisti non hanno mai avuto bisogno di un idraulico, o in caso di bisogno lo hanno sempre trovato in fretta.  So che mi state dicendo che sto facendo un paragone assurdo, qui si parla si servizio pubblico e cercare un taxi che non si trova è cosa ben diversa. Eh… pubblici o igienici, sempre di servizi si tratta, meditate!


Al posteggio taxi della stazione  si avvicina al finestrino di un taxi in sosta  un individuo con una signora al seguito e chiede all’autista: “scusi autista lei trasporta i sanitari?”   E il tassista: “ Beh  certamente, se sono puliti e non ingombrano…”.  Lui con tono brusco si rivolge alla donna: “Allora sali, cesso!

Speriamo resti solo una barzelletta e niente più. Visto i tempi che corrono, non si sa mai!