Disastro seveso – traffico in tilt per giorni

"Speriamo di riaprire la stazione Centrale della metropolitana al più presto, forse nella giornata di martedì, mentre per le altre ci vorrà ancora qualche giorno". Mentre Milano continua a fare i conti con i disagi nati dopo l’acquazzone di sabato, che ha provocato l’esondazione del fiume Seveso, il vicesindaco Riccardo De Corato  avverte i concittadini: armatevi di pazienza. "La situazione non è facile – dice – l’appello che voglio fare ai milanesi è uno solo: non percorrete le strade regolari per raggiungere da nord la stazione Centrale, ma usate i percorsi alternativi. È l’unico modo per permettere ai mezzi di soccorso di continuare a lavorare e accelerare così il ritorno alla normalità".

Quattro stazioni della linea gialla, la più nuova della città, sono chiuse: "Stazione Centrale", "Zara", "Sondrio" e "Maciachini". A queste si aggiungono tre linee di superficie che a causa dell’allagamento sono state interrotte o praticano dei percorsi ridotti. I vigili del fuoco stanno continuando a prosciugare il fango che si è riversato su strade, marciapiedi, case e negozi.

"La colpa non è del Comune di Milano – dice De Corato – Il problema è nell’hinterland, in particolare nei comuni del nord. La nostra città è vittima di una situazione che agisce di riflesso e che riguarda anche Como, Varese e altri comuni. La Regione deve organizzare un tavolo con tutte le parti, esiste già un accordo di programma firmato nel 2009. Milano non può farsi carico dei problemi di tutti".

Il progetto esiste, è vero, ma forse è rimasto chiuso in qualche cassetto. "Occorrono 68 milioni di euro e la maggior parte delle opere devono essere effettuate al di fuori di Milano – spiega il vicesindaco – in quei comuni che buttano nel Seveso la loro fognatura. Noi attendiamo una convocazione, il sindaco Letizia Moratti ha già parlato con i presidenti di Regione e Provincia".

L’Atm, azienda dei trasporti milanesi, ha predisposto dei servizi navetta sostitutivi dalla fermata di piazza Repubblica. Intanto il traffico nelle arterie attorno a viale Zara lunedì mattina è andato in tilt. Facile che la situazione si ripeta anche nei prossimi giorni. “Siamo nelle mani dei Vigili del fuoco e della Protezione civile”, dicono all’Atm. “Purtroppo non dipende da noi, l’unica cosa che abbiamo potuto fare in queste ore è stato spostare l’attenzione sui servizi alternativi, quindi su gomma, per garantire il trasporto dei passeggeri”. Ma a rendere ancora più complicata la situazione del traffico sono proprio i mezzi impegnati nei lavori. “I mezzi di soccorso occupano le corsie preferenziali, com’è ovvio che sia – dicono sempre all’Atm – di conseguenza i nostri autobus viaggiano sulle corsie normali, contribuendo ad aumentare il traffico”.
L’Azienda dei trasporti, nonostante tutto, si mostra comunque ottimista circa i tempi: "I tecnici sono al lavoro per rendere agibile la tratta e ripristinare la circolazione entro martedì sera", si legge in una nota diffusa lunedì sera. I lavori si concentrano soprattutto sulla stazione Centrale che potrebbe essere la prima a riaprire, ma da una stima di vigili del fuoco e protezione civile, gli interventi per rendere agibili le stazioni di Sondrio e Zara potrebbero richiedere alcuni giorni.

Intanto il Comune di Milano ha pubblicato sul proprio sito alcune informazioni sui percorsi alternativi, caldamente suggeriti ai cittadini in queste ore di grande caos. Per limitare il disagio, inoltre, una cinquantina di tutor Atm sono impegnati nell’assistenza dei passeggeri lungo le tratte interessate e oltre trenta i bus navetta effettuano il servizio sostitutivo sui percorsi rimasti "scoperti". Per informare i cittadini Atm ha predisposto un piano di comunicazione che prevede annunci sonori in metropolitana, messaggi sui display delle fermate in superficie e informazioni sui video presenti in metropolitana e sui bus. Tutte le informazioni sono disponibili al numero verde 800 80.81.81, operativo tutti i giorni dalle 7:30 alle 19:30.

fonte: tg24.sky.it 20/09/2010