A Malpensa in barca, elicottero e …

… e perchè no? In triciclo e monopattino!

Perchè ormai è una corsa contro il tempo: a Malpensa ci andranno tutti, belli e brutti. Di strada ne è stata fatta dal 2000 quando hanno inaugurato la nuova aerostazione; allora non ci poteva andare nessuno, tranne  taxi e  NCC, poi con il tempo sono state offerte le alternative. Arrivarci in barca come prospettato,  sarà molto romantico, a condizione che ci sia del tempo da perdere e gondolieri ticinesi da assoldare. Ci sarà sempre chi avrà fretta e per loro arriverà il taxi-elicottero (ancora una volta la parola "taxi" è usata a sproposito, che caso!) che pare costerà quanto un  taxi o poco più. E in questo Paese delle Meraviglie, lasciate che Alice e Il Cappellaio Matto – in triciclo e monopattino – portino qualcuno a Malpensa pure loro.

Non solo con il Frecciarossa. Malpensa sarà raggiungibile anche in barca e in elicottero. Fantascienza? Nient’affatto. Ci sono gli stanziamenti, ci sono i progetti e sta già per partire la sperimentazione. Entro il 2015, in tempo per Expo, i passeggeri potranno arrivare in aeroporto anche in battello, attraccando in un porto (ancora da costruire) sul Ticino, il fiume più vicino allo scalo. Già è stata riattivata la prima conca e il corso d’acqua è navigabile per 12 chilometri. La Regione Lombardia inoltre ha stanziato 21,6 milioni di euro per sistemare la seconda conca. A rendere percorribile i tratti d’acqua che scorrono in Piemonte ci penserà il presidente regionale Roberto Cota, che proprio ieri ha incontrato l’assessore lombardo alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo per discutere del progetto. In sostanza, si potrà navigare da Locarno a Malpensa e da Malpensa a Milano, collegandosi alla rete dei Navigli.
Per i più frettolosi, si intravede un’altra soluzione: l’elicottero. Costerà all’incirca come un taxi e atterrerà proprio sulle piste, riducendo all’osso i tempi: al massimo 12 minuti di viaggio da Milano. Cattaneo ha già portato in giunta un’informativa con cui comunica ai colleghi che entro un anno partirà il primo servizio di linea con base a Malpensa. A breve comincerà la sperimentazione e i tecnici sono al lavoro per individuare l’eliporto migliore da cui far decollare gli elicotteri-taxi. «La tecnologia – spiega l’assessore – consente di poter usufruire degli elicotteri a prezzi competitivi a quelli dei taxi che, con la tariffa fissa, costano 85 euro da Milano a Malpensa».
Progetti. Futuribili. Per ora quel che è certo è che a Malpensa si può arrivare con il Frecciarossa. Il treno ad alta velocità, che collega Napoli, Firenze, Bologna e Milano, non fermerà più in stazione Centrale ma proseguirà fino all’aeroporto in 42 minuti. Quindi, chi dovrà prendere l’aereo non dovrà più cambiare e raggiungere Cadorna per prendere il Malpensa Express. Il percorso sarà diretto. Al momento sono in funzione quattro treni al giorno ma, se il servizio avrà buone risposte da parte dei passeggeri, non si esclude di potenziarlo. «Il nuovo collegamento – commenta l’amministrazione del gruppo Fs Mauro Moretti – è un modo per poter integrare il trasporto aereo con il trasporto ferroviario e avere a Malpensa un grande hub intercontinentale. Più aerei ci saranno a Malpensa, più treni faremo». La linea ad alta velocità verrà potenziata anche sulla linea Torino Venezia. «L’idea – aggiunge il presidente di Sea, Giuseppe Bonomi – è quella di sostituire con il treno i percorsi di medio raggio che vengono serviti in aereo». Il nuovo servizio, secondo il presidente lombardo Roberto Formigoni, significa «trasformare Malpensa in una porta d’accesso dall’Europa a ogni destinazione italiana». È il sindaco Letizia Moratti a far notare che il Frecciarossa rappresenta «una tappa importante per lo sviluppo dello scalo». E per il suo riscatto.
I collegamenti da Milano con Malpensa sono agevolati anche dal Passantino, che collega la stazione Centrale con Porta Garibaldi e prosegue fino ai chek-in. E dal potenziamento di treni superveloci (29 minuti di viaggio da Cadorna) che partirà il 13 dicembre: di fatto da Milano partirà un treno ogni quarto d’ora. O dalla Centrale o da Cadorna.

Fonte:  Il Giornale – M.Sorbi – 15/9/2010