Anche i colleghi Ticinesi si inca*****

E hanno ragione. Eccome se hanno ragione. Saremmo inca**ati anche noi se piovessero dalle frontiere i “tassametristi” (che brutto termine però) ticinesi a portarci via il lavoro sotto il naso.
Nell’articolo precedente >Clanda emigranti< si raccontava che fantomatici “taxisti italiani” andrebbero nel Canton Ticino a rubare il lavoro altrui e si capiva, leggendo tra le righe, che questi sarebbero dei taxi abusivi.
No, non sono taxi abusivi, bensì NCC che, complice la crisi e complice l‘emissione selvaggia e ingiustificabile di licenze di autonoleggio da parte di centinaia di piccoli comuni, hanno trovato nella vicina Svizzera Italiana una fonte di corse “in manetta” (e adesso non chiedetemi cosa vuol dire… va bene, ve lo dico: corse rubate col complice all’interno dell’azienda o dell’albergo).
“Bene” direte voi “e adesso cosa aspettano a spaccargli il… volante? I gendarmi mica scherzano in Svizzera”.
E no cari miei, leggete, leggete

Concorrenza selvaggia dall’Italia. Taxisti ticinesi discriminati!

Non solo i taxisti italiani possono entrare a piacimento a lavorare in Ticino, anche per coprire tratte interne alla Svizzera, ma devono pure sottostare a meno obblighi rispetto a chi vive, lavora e paga le tasse qui!! Grazie, Bilaterali!! Uella governicchio cantonale, ma ci sei ci fai??
Uella, questo sì che significa tutelare chi lavora, risiede e paga le tasse in Ticino!!
Come segnalavamo la scorsa settimana da queste colonne, i tassametristi ticinesi, recentemente costituitisi in associazione, si trovano a dover fare i conti con una concorrenza selvaggia – e sempre più numerosa – in arrivo dall’Italia. I taxisti italiani entrano tranquillamente in Ticino ad accaparrarsi clienti anche – e soprattutto – per le tratte interne alla Svizzera, col risultato che i taxisti “indigeni” si trovano in grosse difficoltà! Oltretutto, i taxi italiani detti “NCC” (Noleggio con conducente) nemmeno espongono il tachigrafo, assolutamente obbligatorio da noi per certificare i tempi di lavoro e di riposo.
Poiché la situazione si fa sempre più insostenibile, la neonata Associazione tassametristi ticinesi ha scritto al Consiglio di Stato chiedendo un intervento.
Ma la risposta governativa è una cosa da far accapponare la pelle! Infatti, spiega il governicchio, non solo i taxi italiani NCC possono tranquillamente entrare a lavorare in Ticino a proprio piacimento (uella!! E chi controlla che paghino tasse ed oneri sociali??) ma non sono nemmeno obbligati ad esporre il cronotachigrafo, che è invece tassativamente obbligatorio per i ticinesi!
Uella, ma stiamo uscendo di cotenna?? Non solo i taxisti italici sono parificati, in Ticino, a quelli residenti, ma sono addirittura avvantaggiati!! Il motivo? Visto che in Italia possono lavorare anche senza il cronotachigrafo allora lo possono fare anche in Ticino!! Cose da matti!!
Ma a questo punto, se tanto ci dà tanto, aboliamo l’obbligo di tachigrafo anche in Ticino!! Qui qualcuno non ha capito da che parte sorge il sole: non solo chi lavora e risiede in Ticino non viene tutelato in nessun modo nei confronti di chi arriva da Oltreconfine a portargli via il lavoro, ma viene anche svantaggiato, dovendo sottostare a degli obblighi in più!! Vergogna!!

fonte mattinonline.ch 18/07/2010

vedi anche new.ticinonews.ch/articolo.aspx?id=197962&rubrica=21 e www.ticinolibero.ch/?p=35999