Oggi più di ieri, meno di domani… Macchè frase d’amore, è una tragica conseguenza di un progetto sgangherato che serve a tenere in piedi una maggioranza scaricando, secondo i lunghi tempi delle attuazioni, la patata bollente al governo successivo (che difficlilmente sarà lo stesso). Sui contenuti della “manovra – mannaja” da 47.000 Keuro (bruscolini) oggi ne sappiamo più di ieri: pensare che volevano abolire l’ordine dei giornalisti poi, chissà per quale magia, la decisione è rientrata. Volevano aumentare l’iva di un punto percentuale, ma pare che FORSE verrà fatto un decreto ad-hoc. Volevano elevare l’età pensionabile per le donne a 65 anni… ma se ne riparlerà nel 2020. La norma anti badanti, la risorsa di massima priorità per il rilancio economico, non partirà nel 2012, quando invece? Boh! Giornata dunque ancora di carte, bozze, ipotesi che entrano ed escono. Meno di domani, perchè domani ne sapremo di più rispetto ad oggi: Una di queste ipotesi riguarda proprio le auto. La misura della tassa che colpirebbe Suv, ma anche auto di cilindrata medio-alta, è nero su bianco nell’ultima bozza di manovra…. Ma già fonti vicine al governo fanno sapere che non entrerà nel pacchetto di domani….!!!! Sulla finanza arriva il bollo sulle transazioni finanziarie (0,15%) e una tassa al 35% sul trading delle banche. Per quanto riguarda le Regioni e gli enti locali spunterebbe un ‘contributo’ per il biennio 2013-2014 di tutto rispetto: oltre 9 miliardi di euro. Si introduce però la norma che premia, di fatto risparmiandoli dai tagli, i Comuni virtuosi. E la questione delle liberalizzazioni? Esiste FORSE ancora il distinguo fra professioni e mestieri o si tratta di irrilevanti, banali dettagli?
Nella repubblica delle banane, nulla è certo! Aspettiamo che arrivi domani e che la montagna partorisca il topolino[1] . In tal caso libererò il mio gatto.
[1]: E’ un detto usato per indicare che i risultati ottenuti in qualcosa si sono rivelati ridicolarmente molto inferiori all’ aspettativa.