Uber Black, 449 multe dai vigili Caccia ai furbi e battaglia di cause I numeri

Uber Black, 449 multe dai vigili Caccia ai furbi e battaglia di cause I numerimilano.corriere.it L’ultimo sciopero risale a metà marzo. Proteste contro un’ambigua circolare del ministero sui controlli. I centralini muti e i taxi fermi sono però soltanto un aspetto, quello più evidente, che a partire dall’inizio del 2013 s’è periodicamente materializzato nelle strade. Da quello stesso anno, mentre la politica cercava di gestire i contrasti tra tassisti e Uber (la multinazionale americana che trasforma in taxi le auto a noleggio con conducente), Comune e Polizia locale hanno portato avanti una costante campagna di controlli, che ha prodotto una mole notevole di lavoro anche per gli affari legali.

Oggi si possono analizzare i dati chiave del bilancio di questa attività: 449 sanzioni contro autisti del servizio a noleggio, molti dei quali collegati con Uber Black; 160 verbali contro automobilisti che si sono improvvisati tassisti, per la maggior parte attaccandosi all’applicazione Uber Pop.

Contro molti di quei verbali gli «autisti» hanno fatto ricorso. E così una valanga di 316 cause s’è riversata negli uffici del Giudice di pace e del Tribunale.

Uber è arrivata in Italia con una filosofia definita. Le regole del servizio taxi sono arretrate e un servizio più tecnologico contribuirà a modernizzare la mobilità. I tassisti hanno fin da subito opposto un principio: le regole ci sono e, fino a che non vengono cambiate, chi non le rispetta lavora in modo illegale e fa concorrenza sleale.

L’applicazione Uber di fatto trasforma le auto a noleggio con conducente(Ncc), che dovrebbero prendere corse solo su prenotazione e partendo dall’autorimessa, in taxi mascherati che aspettano i clienti in strada (ma, sottolineano i tassisti, senza dover rispettare le norme sulle licenze e i turni, che invece sono tassative per i taxi). Gli agenti della «Freccia 1» della Polizia locale hanno così verificato il rispetto delle norme da parte degli Ncc. Molti autisti hanno fatto ricorso: il Comune, di fronte al Giudice di pace, ha vinto in 109 casi (più 9 ricorsi ritirati); 48 pratiche sono ancora «in via di definizione»; in poco meno di 20 casi hanno avuto ragione i driver (e il Comune è andato in appello).

La pratica Uber è stata gestita dagli assessori alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, e Marco Granelli, responsabile della Sicurezza e polizia locale. Quest’ultimo spiega: «In molti casi c’è il rischio di una lettura faziosa, il nostro approccio è stato chiaro e punta alla tutela e al rispetto delle regole. Possiamo essere d’accordo sul fatto che la legge sia datata, e abbiamo mostrato che Milano è una città aperta alle innovazioni, ad esempio con il car sharing , ma proprio per questo non si può lasciare che ognuno faccia come vuole, soprattutto per i profili di garanzia nei confronti degli utenti. I cittadini devono sapere che ci sono regole certe e vengono fatte rispettare».

Dopo il servizio Uber «classico», l’azienda ha introdotto in Italia la versione Pop, quella in cui qualsiasi cittadino poteva improvvisarsi tassista con la propria auto. Dal 2013, la Polizia locale ha staccato 161 sanzioni contro abusivi e autisti Uber Pop. Dall’estate 2015 il servizio è stato messo fuorilegge dal Tribunale e questo è stato comunque l’esito dei ricorsi: 44 vittorie del Comune; 25 cause in attesa definizione; 10 volte hanno avuto ragione gli autisti (il Comune ha fatto appello). Il lavoro dell’Ufficio ricorsi della Polizia locale e dell’avvocatura del Comune è stato molto complesso. Per ognuna delle 316 pratiche è stata necessaria una relazione e in media ogni causa richiede 3 o 4 udienze.

13 commenti

  1. Sarebbe interessante avere un quadro specifico delle sanzioni divise per anno o meglio ancora per mese.La percezione sulle strade è che ci sia un numero sempre maggiore di ‘scarafaggi’ appostati su strada, avendo un dettaglio e non un numero totele sarebbe pessibile capire se l’aumento sia collegato o meno a una diminuzione dei controlli.

  2. A new york gli scarafaggi sono quanti i Taxi se non di piu’.
    Pensi che in futuro, nell Europa Unita, sara’diverso?
    Speriamo.
    Ma chi visse sperando mori’….

  3. Bene mai profili di garanzia, oltre ad essere sacrosanti per l’utenza, devono esserlo anche per i lavoratori regolari, questo lo dicono in pochi!! E’ anche per tutelare la moltitudine di tassisti e autisti regolari che si devono rispettare le leggi!!

  4. gli scarafaggi negli usa si sono ispirati al modello europeo visto che il servizio taxi funziona negli usa come in italia 50 anni fa.
    poi l’hanno esportato in europa spacciandolo per innovazione.
    il resto è noia, cause, ricorsi, proteste ecc ecc.
    il più stupido dei parlamentari lo sa bene, ma siccome pecunia non olet …

  5. Francesco,la vita,purtroppo e’spesso una questione di “Pecunia”
    hai mai visto una Top model con un imbianchino?
    caso strano sono tutte fidanzate con Artisti,Calciatori,Industriali,ecc ecc
    Bene,la politica,purtroppo,spesso subisce lo stesso fascino….
    Se vai a New york i taxi Gialli sono lo stesso numero di quelli neri
    Negli Usa ci sono sempre state regole diverse x il nostro settore…
    Speriamo quindi che l Europa Non subisca il fascino del $
    Ma ormai noi italiani siamo diventati terra di conquista…guarda Milan e Inter che fine hanno fatto???
    Dollari o yuan cinesi e’la stessa zuppa…
    Boh…vedremo…

  6. A me capita ogni tanto di prendere a bordo stranieri, che appena saliti cominciano a parlare in inglese tra loro del servizio U### nelle varie città del mondo, forse credendo che io non capisca quello che stanno dicendo.
    Il leit motiv è sempre lo stesso, servizio fantastico, efficiente in alcune città, meno in altre, più caro di qui, meno caro di là.
    Io sono molto contento di avere a bordo clienti U### nel mio taxi, perché se a Milano hanno chiamato la mia cooperativa, significa che nella nostra città siamo più efficienti, veloci ed economici.
    Continuiamo così, cercando sempre di migliorarci e non dovremo temere nessuno.

  7. Bravo Alberto, non piangiamoci sempre addosso e cerchiamo di migliorarci sempre piu’,e aggiungerei anche che per risolvere iol problema dovremmo aderire tutti al numero unico, con 5000 auto non c’e’ concorrenza che tenga.

  8. Chiedo venia per aver inconsciamente postato come anonimo. Ho appena aggiornato l’iPhone e non comparivano i dati in automatico. Confermo più poteri alla polizia postale in caso di intermediazione finalizzata all’ induzione di pratica abusiva della professione.

  9. La concorrenza, legale e non, si combatte con l’efficienza! Adesione in massa al numero unico. 5000 taxi h 24 365 giorni all’anno! Non c’è nessuno che possa contare su un potenziale di servizio cosi!!!

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