Adeguamento tariffe taxi approvato da Regione Lombardia

Uomo_coperto_dai_soldirepubblica.it Approvati su tre parametri, bocciati solo su uno, e cioè la possibilità di pagare con bancomat e carta di credito. È quasi una promozione totale quella che la Regione accorda ai tassisti. Così, i rincari dei tassametri ancorati all’inflazione Istat ma anche alla qualità dell’attività svolta sulle strade scatteranno da luglio. E, per il cliente, si sentiranno soprattutto la sera. Gli ultimi ritocchi alle tariffe dei taxi risalgono al 2012. Ieri, in un incontro al Pirellone con le rappresentanze sindacali, si sono affinati gli adeguamenti per quest’anno, che dovranno essere ufficializzati in un nuovo tavolo, a maggio, e poi passare in giunta. Non subiranno aumenti le tariffe fisse da e per aeroporti e stazioni, almeno fino all’Expo, poi si vedrà. Ritocchi, invece, sul resto. Circa del 2,01 per cento.

A partire dal costo chilometrico del taxi, che salirà da 1,06 a oltre 1,1 euro. E le cosiddette “bandiere”, le cifre di partenza del tassametro quando si sale a bordo: i tecnici stanno facendo i conti, ma quella notturna da 6,20 euro è destinata ad arrivare ad almeno 6,55. Non poco. Mentre quella diurna, da 3,20, sfonderà probabilmente i 3,30 euro. Un adeguamento in base all’Istat, come da accordi tra Pirellone e categoria, ma anche sulla base del rispetto (o meno) di quattro obiettivi di qualità.

Nel dettaglio: l’età e il basso impatto ambientale del parco auto, la preparazione dimostrata dai tassisti con le lingue straniere (anzitutto l’inglese), la disponibilità del pos bancomat sulle vetture e la scelta dell’opzione stradale migliore. I tassisti sono stati promossi sui primi due, ma bocciatissimi sul terzo: solo il 33 per cento di media consente l’opzione elettronica, quando l’obiettivo da raggiungere è il 66 per cento. Anche l’ultimo parametro, sulla carta, non sarebbe stato rispettato.

Quello del cliente misterioso ingaggiato dalla Regione che sale a caso su un taxi, si fa portare in giro e giudica, tramite Google maps e Via Michelin, se la strada percorsa è stata effettivamente la migliore e la più corta. Un parametro non raggiunto ma che l’assessore ai Trasporti, Maurizio Del Tenno, ha comunque deciso di abbuonare: «È stata una scelta politica — commenta — nel 10 per cento dei casi che risultavano fuori dal parametro si trattava di un’interpretazione del tassista e non di dolo».

Una questione di buon senso, in sostanza. Ma anche il periodo elettorale e, fa notare qualcuno, i tassisti sono un buon bacino di voti. Di sicuro, il Comune presente all’incontro era contrario a tutta la manovra: «Abbiamo messo a verbale che avremmo preferito un congelamento delle tariffe fino ad Expo — dice l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran — sulla bandiera notturna stiamo trattando con la categoria per rivederla, al ribasso».

3 commenti

  1. grazie come al solito al centrosinistra del pensiero… come sempre alcuni lavoratori, questa volta riguardo l’ adeguamento all’inflazione ufficiale, sono più uguali degli altri.

  2. e guai se la categoria tratta al ribasso???? con un 2% di aumento in 2 anni.la mia assicurazione non è aumentata solo del 1% quest anno,le gomme che ho cambiato le ho pagate il 610 contro i 560 dell anno scorso dallo stesso rivenditore della stessa marca e misura.quindi non proprio l 1%.

  3. Ma noi non abbiamo il pos e non siamo abbastanza intelligenti come i gommisti, meccanici, carrozzieri, assicuratori, inps, inail, cciaa, dottori, baristi ecc…ecc….

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