Il ballo del qua qua

“I cittadini milanesi non pagheranno più l’ingresso nella Cerchia dei Bastioni“. La promessa di *** riscrive in extremis il suo programma elettorale e stravolge la linea concordata dal *** con il comitato dei saggi appena due mesi fa. A marzo s’era detto: pagare meno, pagare tutti. Adesso, se rieletta, toglierà l’Ecopass ai residenti: «La fase di sperimentazione è terminata – dice al Tgr della sera -. I risultati sono stati raggiunti, grazie anche al potenziamento del servizio di trasporto pubblico, il bike sharing, il bus di quartiere, il car sharing. L’inquinamento, il traffico e gli incidenti sono diminuiti

Un gay pride continuo a Milano, che dovrà diventare «la meta del turismo omosessuale e in particolare del turismo culturale omossessuale». E Palazzo Marino che sarà una sorta di camp David per pacificare la comunità Lgbt (lesbo-gay-bisessuale e trans gender) e quella arabo-islamica che si guardano in cagnesco

“L’Ecopass va ampliato, non bocciato. Vorrei più piste ciclabili, bici-taxi e taxi collettivi in periferia

Vorrei piste ciclabili meglio connesse e taxi collettivi agli ingressi della città nei giorni di superamento delle soglie di Pm10, una proposta di Ken Livingstone a Londra. Mi piacciono i bici-taxi di Amsterdam”

Per i veicoli occorre aumentare i punti di rifornimento cittadini e gli incentivi per la sostituzione degli automezzi inquinanti, in particolare per taxi e trasporto commerciale

Taxi, *** Su adeguamenti tariffari raggiunto accordo coi tassisti: nessun aumento delle tariffe ma solo recupero parziale dei costi del servizio.

Sui taxi nessuna liberalizzazione. *** propone più o meno di farli pedinare dai vigili urbani per evitare che violino le regole e che le corsie preferenziali non siano occupate da auto private. *** propone carnet-sconto per gli anziani, come al cinema

Per tutta la campagna elettorale è stata una faccia senza voce, un sorriso triste sui muri e sui taxi di Milano

In caso di vittoria del candidato di ***: tassisti e tranvieri stranieri che prendono il posto dei milanesi, una grande moschea da costruire chissà dove, rom aiutati dal Comune a costruirsi case, vigili senza più compiti di pubblica sicurezza, voto amministrativo agli immigrati, riconoscimento delle unioni omosessuali e più tasse locali

“Ci siamo confrontati per capire quali siano le esigenze del settore per poter migliorare le condizioni di lavoro dei tassisti”

5 commenti

  1. “Ci siamo confrontati per capire quali siano le esigenze del settore per poter migliorare le condizioni di lavoro dei tassisti”
    Con un bel punto di domanda la frase cambiarebbe senso e costituirebbe un bell’ esempio di autocritica.
    La realtà però pare sia un’ altra.

  2. “carnet per anziani a prezzi scontati”, così riporta “Il giorno” di oggi nell’inserto cittadino…
    domanda: se io vado da lui per farmi assistere in una causa mi fa un prezzo scontato?

  3. HE!HE! quello che non capiscono quei due inetti lo ha capito Laqualunque da una vita…

  4. “Ci siamo confrontati per capire quali siano le esigenze del settore per poter migliorare le condizioni di lavoro dei tassisti”. Vero, come in ogni campagna elettorale recente, hanno convocato le parti sociali, mica solo noi. Vero che per qualcuno potrebbe essere un’autocritica, perché dichiaratamente di certe parti sociali se ne fotte, in quanto “nemiche di classe”.

    Andrebbe però riscritta secondo me così, date le cose che vengono proposte:
    “Ci siamo confrontati per capire quali siano le esigenze del settore per poter migliorare le condizioni di lavoro dei tassisti. Ma ci siam ricordati di togliere la cera dalle orecchie?”

I commenti sono chiusi.