Attinenze al mondo taxi

Caro TaxiStory, trovo attinenze al mondo taxi, ve lo passo. Ariete 62:

“Potrai educare tuo figlio nel migliore dei modi e insegnare lui tutto il bene del mondo ma, quel giorno, la fuori, la “bestia liberista” farà carta straccia di tutto il tuo lavoro, impegno e sacrificio. “E se mai tuo figlio, miracolosamente, dovesse sopravvivere alla “bestia”, allora sarà accusato di complottismo, messo all’indice e alla gogna, come eretico, sovversivo e rivoluzionario, e per lui sarà la fine”.

Lo spettro della povertà e la paura di perdere il posto di lavoro, costringe gli individui, delle società moderne, ad obbedire, senza discutere, agli ordini del padrone che mira, esclusivamente, al suo profitto personale (sempre maggiore), eludendo ogni regola di mercato e principio etico. L’arma di ricatto di un possibile allontanamento dal lavoro, fa precipitare l’individuo in uno stato di prostrazione e frustrazione, alimentato da una totale perdita di dignità e di quel minimo di autonomia, che gli consentirebbe la possibilità di una esistenza più consona ai suoi bisogni reali e alla sua morale. Questo individuo, ha svenduto, anno dopo anno e pezzo dopo pezzo, la sua autonomia fino all’azzeramento, delegando al Sistema tale incombenza e illudendosi che questi (il Sistema), avrebbe tutelato il suo diritto ad esistere, il suo stato sociale, e ogni suo legittimo bisogno.
Le cose, in verità, stanno diversamente e, il Sistema, consapevole di questo, impone le sue logiche liberticide, relegando l’uomo meccanico dentro una nuova e rivoluzionaria forma di schiavitù, senza catene: la schiavitù dal bisogno. Gli individui moderni, figli della rivoluzione industriale, abbagliati dai presunti miracoli economici, dall’illusione di un’esistenza più degna e stregati dalle chimere di una propaganda becera, che esaltava le opportunità del nuovo mondo tecnologico e mortificava il lavoro della terra e di tutte le sue ragioni, hanno ceduto al Sistema ogni loro capacità di autosufficienza, in cambio di una vita svuotata da ogni vera gioia, motivo, e futuro.

Nota di TaxiStory:
Abbiamo  casualmente trovato su internet la fonte di queste riflessioni. Ariete 62 ci ha inviato solo un primo estratto di un post che, se lo vorrete, potrete leggere interamente su Oltre La Coltre. Pensiamo che chiunque si ritrovi depresso, in situazioni di disagio economico, viva sulla propria pelle le disparità delle stratificazioni sociali o riscontri un costante impoverimento culturale della società, si possa ritrovare fra le righe di queste cupe e amare riflessioni, senza dover essere “eclusivamente” tassista. A voi la parola.

Nella foto, Cassandra, personaggio della mitologia greca su quale si costruì un mito: il suo nome  diventò il toponimo del dire la verità e non essere creduti