Multato Uber (ma per le pubblicità) dopo le proteste e il corteo dei tassisti torinesi

torino.corriere.it Quel furgone Ford con le scritte gialle sulla carrozzeria non era passato inosservato. E, dopo aver fatto arrabbiare i tassisti preoccupati per il ritorno di Uber, è stato fermato e sanzionato dalla polizia municipale in corso Svizzera. L’autista di Ncc è stato multato dal nucleo Sicurezza Stradale per via degli evidenti adesivi pubblicitari presenti sulla carrozzeria del furgoncino nero. Lo stesso messo nel mirino dalle associazioni delle auto bianche che lunedì avevano protestato sotto Palazzo Civico per denunciare il riesplodere dell’abusivismo nel settore.

È (ri)partita la battaglia contro Uber? È, forse, troppo presto per dirlo. Anche se gli ingredienti ci sono. Tolto il fenomeno dei kabu kabu, le macchine guidate dagli stranieri che partono davanti al Mercato Centrale, a rifar scoppiare le polemiche è stato proprio l’apparente ritorno dell’azienda di San Francisco.

Gli agenti hanno riscontrato la regolarità del trasporto effettuato come Ncc, ma questo non è bastato per evitar la sanzione. Il furgoncino, infatti, si presentava con grandi scritte sulle fiancate per pubblicizzare Uber e alcuni luoghi turistici della città. Verificata l’assenza dell’autorizzazione per presentare queste scritte, col conseguente mancato incasso del canone da parte di Palazzo Civico, la Polizia Municipale ha provveduto a multare il conducente per pubblicità abusiva, con intimazione alla rimozione entro cinque giorni, con «l’aggravante» che gli adesivi «non contenuti entro forme geometriche regolari poteva pertanto generare confusione durante la circolazione» (da qui l’ulteriore infrazione). A questo punto il conducente del van di Uber è obbligato a cancellare le scritte per evitare la revoca della licenza Ncc.

«Proprio l’altro giorno in Comune avevamo segnalato la presenza di queste vetture Ncc che h 24 lavorano, probabilmente alternando più driver, in modo poco limpido. Se è vero che non c’è più il servizio pop, quello che in qualche modo trasformava ogni auto in un possibile taxi, Uber ha mantenuto e, sembra, aver rafforzato la presenza del Black. Parliamo di un’attività affida agli Ncc. Mi riferisco a mezzi per il trasporto pubblico con Noleggio Con Conducente che, però, invece di partire dall’autorimessa, sospettiamo, agiscono come taxi chiamati tramite l’app», spiega Cesare Barattini, presidente di AsTuTa. È l’associazione per la tutela delle auto bianche che l’altro giorno era stata ricevuta in Comune. Dopo l’incontro con l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, avevano poi portato le proprie istanze al sindaco Stefano Lo Russo.

Il controllo che c’è stato è una prima, sottolineo prima, risposta al movimento spontaneo della nostra categoria. Al primo cittadino, agli assessori e al comandante chiediamo un ulteriore impegno, anche se negli ultimi due mesi abbiamo già visto un incremento dei controlli. Riconosciamo lo sforzo, ma evidenziamo come il degrado, portato dai tanti abusivi e da alcuni Ncc che lavorano in modo scorretto, richieda sempre più attenzione», aggiunge Barattini. Dall’inizio dell’anno sono stati 62 i veicoli Ncc controllati, verifiche che hanno portato a 18 sanzioni. Individuati inoltre 5 conducenti che esercitavano abusivamente il servizio. «La Polizia Locale di Torino ha anche effettuato 14 segnalazioni ad altri comuni, sede di rilascio delle autorizzazioni Ncc, perché valutino l’adozione di eventuali provvedimenti», fa sapere l’assessore alla Sicurezza, Marco Porcedda.