Salvini: “la stragrande maggioranza delle sigle è stata coinvolta nella stesura del testo”

Il numero dei taxi circolanti in Italia non è sufficiente e il servizio pubblico offerto oggi non è all’altezza di città come Roma e Milano; bisogna intervenire e lo abbiamo fatto con un decreto contro il quale oggi è solo una minoranza della minoranza che sta scioperando, perché la stragrande maggioranza delle sigle è stata coinvolta nella stesura del testo, suggerendo, proponendo e criticando, ma comunque collaborando. Dunque penso che nella maggioranza dei casi i tassisti siano d’accordo con le misure proposte dal governo perché questo vuol dire non mettere la testa sotto la sabbia”. Così il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini intervenendo al Made in Italy Summit 2023 organizzato da Il Sole 24 Ore e Financial Times.

Per i sindaci, spiega Salvini, “si tratta della possibilità, non dell’obbligo, di mettere sul mercato fino al 20% in più di licenze, oltre alle doppie guide e alle licenze supplementari per chi è già in possesso di una licenza”. Dunque non si tratta di uno ‘scaricabarile’, come affermano alcuni: “I sindaci si lamentano sempre di non essere coinvolti nelle scelte del governo; una volta che il governo in maniera sensata viene incontro alle loro richieste.. il governo non li obbliga, ma gli da la possibilità con un decreto di aumentare le licenze. A questo punto anche se qualche sindaco dirà ‘a me non servono’, altri potranno farlo. Io sono convinto che i tassisti hanno capito che così com’è il servizio non sta rendendo. Certamente si lamentano che nelle grandi città le soluzioni non agevolano il traffico stradale con perenni lavori in corso e piste ciclabili che ormai sono più larghe delle corsie stradali; ma proprio per questo credo che i tassisti siano nella stragrande maggioranza dei casi siano d’accordo con questa scelta perché il nostro obiettivo è quello di non mettere la testa sotto alla sabbia”.

(Lab/Labitalia)ISSN 249 9 – 316 10-OTT-23 17:26 .