Delirio a Malpensa: il software dei taxi va in tilt e scoppia il caos

E’ una giornata come tante altre a Malpensa, l’aeroporto internazionale che serve il nord Italia e la Svizzera. I passeggeri arrivano da ogni parte del mondo, pronti a scoprire le bellezze di Milano e del suo Salone del Mobile. Ma qualcosa sta per andare storto. Qualcosa che ha messo in crisi il sistema di trasporto pubblico non di linea degli arrivi: i taxi.

Oggi i tassisti che si accingono a raggiungere i loro clienti si sono trovati davanti a un ostacolo insormontabile: le sbarre automatiche della rampa che conduce agli arrivi sono chiuse, un guasto al sistema informatico che controlla l’accodamento dei taxi le ha bloccate in entrata e in uscita. Nessun taxi può entrare o uscire. E’ il caos.

Il software che deve garantire ordine e efficienza è andato in tilt, bloccando tutto il flusso dei taxi. Un incubo per i tassisti, che vedono sfumare le loro corse e i loro guadagni. Un disastro per i passeggeri, che si ritrovano senza un taxi per raggiungere la città. Una gioia per i soliti furbi che, in barba a leggi e regolamenti, vanno con le loro auto nere a caricare i clienti dei taxi imponendo tariffe da rapina!

Il sistema funziona così: quando i tassisti arrivano all’aeroporto, le telecamere leggono e registrano le loro targhe, per dare le priorità alla presa in carico dei passeggeri. Inoltre, il tassista viene informato del tempo di attesa della prima macchina, quella che deve avanzare per prendere il primo viaggio. In questo modo, si forma una coda che rispetta l’ordine di arrivo dei taxi e garantisce un servizio rapido ed equo.

Ma oggi, il software si è impallato. Le sbarre non si aprono più. I tassisti sono bloccati dentro la zona di chiamata, il cosiddetto polmone, dove attendono pazientemente di caricare i passeggeri in arrivo. I passeggeri si ritrovano senza neanche un taxi e senza neanche sapere cosa sta succedendo.

Per sbloccare la situazione sono intervenuti sei addetti di Sea, la società che gestisce l’aeroporto. Hanno alzato le sbarre manualmente, forzandole con le loro mani. Hanno aiutato i tassisti a riprendere il flusso, uno per uno. Hanno cercato di calmare gli animi e di risolvere il problema che, forse, sarà risolto domani mattina.

In sintesi: un delirio.