Uber fa causa alla città di New York: “Bloccare aumenti tariffe minime”

rainews.it lUber ha fatto causa alla città di New York per la decisione di aumentare del 24 per cento la tariffa minima a chilometro per i guidatori dei servizi di taxi. Gli aumenti dovrebbero scattare dal 19 dicembre. La compagnia ha chiesto in via d’urgenza di bloccare il provvedimento.  Nel mirino la misura votata il mese scorso dalla commissione municipale Taxi e Limousine che ha approvato l’incremento delle tariffe minime, includendo anche i guidatori delle app private Uber e Lyft. L’esposto è stato presentato oggi alla Corte Suprema di Manhattan. Uber sostiene che il nuovo aumento comporterà per la app una spesa aggiuntiva tra i ventuno e i ventitrè milioni di dollari al mese, tenuto conto del periodo festivo, che vedrà il traffico aumentare rispetto ad altri periodi dell’anno.

Il rincaro, ha aggiunto la compagnia, porterà un “danno irreparabile per la reputazione di Uber”. Le nuove tariffe prevedono, tra i vari punti, un aumento di quasi il 24 per cento per miglio. L’aumento della tariffa minima per i guidatori comporterà un rialzo delle tariffe per i clienti. Per avere un’idea dell’impatto, una corsa tipo di trenta minuti e di dodici chilometri finirà per costare minimo 27 dollari. Una corsa dall’aeroporto a Manhattan passerà da una media di 52 dollari a circa 70. Un taxi per l’altro aeroporto, LaGuardia, vedrà un aumento di circa cinque dollari.

Uber sostiene che l’incremento, che ricade anche sui guidatori delle app, appare “arbitrario” e “finira’ per danneggiare gli autisti” e anche quelli che fanno le consegne di cibo perché con l’aumento delle tariffe “caleranno le richieste”. La commissione ha alzato per la prima volta la paga minima nel febbraio del 2019 e poi l’ha aumentato altre due volte, nel febbraio 2020 e nel marzo dell’anno scorso. Non è chiaro, al momento, come le compagnie adegueranno le loro tariffe per gli utenti, e in che percentuale. Uber sostiene di aver “sempre sostenuto l’idea che gli autisti ricevano un giusto compenso” ma ritengono che l’aumento andrebbe calcolato “sulla base di dati reali e metodi affidabili”. La compagnia ha chiesto di bloccare in via d’urgenza il provvedimento della commissione.