Venezia, tassisti furiosi: «Troppe barche fanno abusivamente il nostro servizio. Anche quelle delle vetrerie»


ilgazzettino.it Troppe barche fanno abusivamente il servizio che dovrebbero fare solo i taxi. E infatti, nonostante la domanda sia esplosa, le licenze comunali di taxi e noleggio con conducente sono rimaste ferme al 2010 e decine di sostituti si trovano ancora a lavorare da dipendenti dopo anche 20 anni di servizio con la speranza di diventare titolari che diventa sempre più flebile. Così, ieri mattina, i sostituti si sono riuniti in presidio a Ca’ Farsetti per chiedere che venga indetto un nuovo bando per il rilascio delle licenze dei taxi acquei. Sono trascorsi più di dieci anni, infatti, da quello che nel 2010 aveva allargato la platea alle attuali 194 licenze e in molti oggi chiedono che queste vengano aumentate per far fronte alla sempre crescente domanda.

«Protestiamo oggi perché nonostante le numerose richieste di incontro non abbiamo mai ricevuto risposta – spiega Tommy Gardi, presidente dell’associazione sostituti taxi acquei – Attraverso tutti i canali ufficiali, abbiamo chiesto invano un confronto col direttore generale Morris Ceron, per spiegare le nostre ragioni». La situazione è bene spiegata da Massimo Mingardi: «Sono 17 anni che sono sostituto, con la speranza un giorno di poter diventare titolare, ma non abbiamo certezze. Oggi la nostra battaglia si acuisce di fronte al dilagare di abusivi che offrono il servizio taxi senza averne alcun diritto».

ABUSIVI
Il riferimento è alle moltissime barche private che, soprattutto durante l’estate, sono state viste operare in laguna: «Ogni giorno siamo testimoni di una situazione fuori controllo – spiega il presidente Gardi – Assistiamo impotenti all’attività di trasporto persone operata da soggetti senza licenza. Abbiamo fotografato imbarcazioni di ogni tipo, da quelle elettriche ai motoscafi, dalle barche tradizionali agli open, anche le house boat, con a bordo turisti in cerca di un passaggio o di un tour per i canali, con tanto di prosecco in barca. Non si tratta solo di sensazioni, esiste persino un’app che consente di noleggiare barche con o senza conducente da utilizzare in laguna. Ci chiediamo se tale attività sia lecita e come mai a questi venga concesso di eseguirla, mentre a noi viene negata la possibilità di condurre la nostra con regolare licenza». Il riferimento è a una applicazione specializzata nel far incontrare la domanda dei turisti con l’offerta di privati che noleggiano la propria barca a cifre che toccano anche i mille euro al giorno. Con l’aumentare delle richieste, in occasione dei grandi eventi, vengono alla luce le carenze del servizio taxi: «Dove c’è domanda l’offerta aumenta e così in molti scelgono di mettere a disposizione la propria barca inventandosi un mestiere».

VETRERIE E HOTEL
I sostituti tassisti denunciano molte attività non autorizzate operate da diversi soggetti: «Il fenomeno è diffusissimo – continua Gardi – tutto avviene alla luce del sole. I conducenti si servono addirittura con regolarità di punti di approdo e rive per imbarcare i passeggeri: non luoghi nascosti, ma nel cuore di Venezia, davanti a Palazzo Ducale, in Canal Grande così come all’Aeroporto. Sappiamo poi che molti proprietari di case vacanza propongono ai clienti gite tra i canali, ma anche transfer da e per Tessera in barca – continua – A questi si aggiungono le decine di motoscafi delle vetrerie di Murano che, nonostante dovrebbero essere utilizzate solo per i dipendenti, in realtà fungono da navette per chi vuol visitare le fornaci». I tassisti denunciano poi la presenza di imbarcazioni con targa di altri comuni che operano quotidianamente in centro storico: «Abbiamo visto taxi provenire addirittura da Porto Viro, ma in realtà dimorano qui».

PIÙ LICENZE
A chiedere che venga bandito un nuovo concorso non solo i sostituti, ma anche gli stessi titolari dei taxi: «Gli spazi comunali rimangono spesso sguarniti – spiega Roberto Caratti, tassista titolare con 30 anni d’attività – sarebbero necessarie almeno 25 nuove licenze per far fronte alle richieste. Lavorare con ritmi più lenti permetterebbe anche di ridurre il moto ondoso in laguna». Il Comune incontrerà i sostituti il 3 ottobre e senza rassicurazioni saranno pronti a rimanere lì a oltranza.