Con una bottiglia sfregia sul viso il tassista

“Mi è sembrato subito un personaggio particolare, ma di tipi particolari facendo il tassista di notte ne vedo tanti”. Diceva così, nell’agosto del 2009, P. C., oggi 59 anni, mentre raccontava del latitante evaso che tenendogli un coltello puntato alla gola aveva tentato di farsi portare in taxi fino a Brindisi. Dodici anni e mezzo dopo, il tassista della Cotabo è rimasto di nuovo vittima di un’altra, brutale, aggressione. Un ragazzo, descritto come italiano sui 25 anni, con indosso un cappello peruviano, salito sul taxi di P. C. al posteggio di piazza Malpighi, dopo essersi fatto accompagnare in via de’ Coltelli, all’altezza di via della Braina ha tirato fuori un coccio di bottiglia e ha tagliato faccia e collo del malcapitato tassista, per rapinarlo del portafogli, con poche decine di euro dentro.

Il tassista non ha avuto neppure il tempo di accorgersi di quello che stava accadendo, quando ha visto il sangue colare da faccia e collo. Per sua fortuna, il vetro non è arrivato in profondità e non ha reciso arterie vitali. P. C., con il volto sanguinante, ha raggiunto da solo il pronto soccorso, dove gli sono stati applicati venti punti di sutura, con una prognosi, al momento, di 10 giorni. “Un episodio di una violenza inaudita e assolutamente gratuita – ha commentato Mirko Bergonzoni, coordinatore regionale dei tassisti della Uil, sindacato di cui fa parte P. C. – che evidenzia la necessità di riprendere quel percorso, avviato nel 2018 con l’allora sindaco Virginio Merola con il primo cittadino Matteo Lepore, per l’installazione di impianti di videosorveglianza appositi anche nei posteggi dei taxi. È necessario aprire un tavolo sulla sicurezza dove affrontare il problema delle aggressioni ai tassisti, in paricolare negli orari notturni. Anche i tassisti, come gli autisti di bus, sono personale del trasporto pubblico e come tale vanno tutelati. Il nuovo sindaco faccia da garante per la sicurezza dei lavoratori”.

L’aggressione è avvenuta intorno alle 22,30, quando ancora in giro in centro c’era gente. Il tassista, dopo essere stato l’intera notte al pronto soccorso, dovrà adesso sporgere denuncia. “Ho sentito questa mattina (ieri, ndr) il nostro tassista – spiega il presidente della Cotabo Riccardo Carboni –. Dopo l’adrenalina della prima ora, adesso si sta rendendo conto di quanto ha rischiato. Purtroppo le rapine ai tassisti sono sempre più frequenti, il problema è reale. Questo, benché le forze dell’ordine in più occasioni siano riuscite a rintracciare i responsabili”.

P. C., come la maggior parte dei tassisti bolognesi, aveva una telecamera a bordo dell’auto. Tuttavia, a quanto si apprende, l’altra sera non era in funzione. “In piazza Malpighi ci sono delle telecamere di sorveglianza pubbliche, che potrebbero avr ripreso il rapinatore prima che salisse sul taxi”, dice ancora Carboni, che augura al cinquantanovenne “che da una vita fa servizio di notte, non è uno sprovveduto e conosce bene questa realtà”, tanto che nel 2009, dopo il ‘sequestro’ era subito tornato al lavoro, “di rimettersi presto, anche se episodi così lasciano il segno”. Non solo sul volto, anche nell’anima.


Il testo è tratto da ilrestodelcarlino.it
Il video è tratto da e-tv.it