Ncc assolti dal tribunale di Velletri


paeseroma.it Ancora un’assoluzione da parte del Tribunale Penale, questa volta arriva da Velletri, una ennesima storia sconcertante che assume a tratti anche profili angoscianti, allorquando si apprende che tre dei tredici NCC coinvolti, nel corso del procedimento penale, durato oltre 6 anni, sono deceduti senza oggi poter godere della soddisfazione di essere risultati del tutto innocenti rispetto a quelle accuse che hanno cagionato tanta tensione e tolto il lavoro.

Era il 16 luglio del 2015 quando l’Avv. Marco Piancatelli rammaricato scriveva al Presidente dell’Anitrav comunicando il rigetto dell’istanza di revisione del provvedimento cautelare di sequestro delle autorizzazioni NCC richiesto dal P.M. Dott. Travaglini, poichè riteneva che gli indagati avevano rimesse inadeguate e fittizie, non venivano utilizzate ed i mezzi operavano nel territorio di Roma Capitale. Insomma, tale e quale il teorema propinato dalle solite sigle taxi e dall’ANAR negli esposti che hanno e stanno inviando a Procure, Comuni, Polizia di Frontiera di Fiumicino e al Dirigente del GIPT di Roma Capitale

Di altro tenore la comunicazione di ieri dell”Avv. Piancatelli:
“Tutti assolti perché il fatto non sussiste!. Questo ha deciso oggi il tribunale di Velletri all’esito di un processo durato 5 anni in favore di 10 noleggiatori (originariamente erano 13, ma ben 3 sono deceduti in corso di causa) accusati di avere una rimessa non a norma e di non usarla.
Contestualmente, il tribunale ha disposto il dissequestro delle autorizzazioni e la loro restituzione anche, nel caso dei deceduti, agli eredi.”

“Il tempo è galantuomo come lo è l’Avv. Marco Piancatelli che neanche per un minuto, in questi anni, ha ceduto di un passo ed il risultato è arrivato” cos’ commentano i diretti interessati

Ora ci si pone la solita domanda che da un po di tempo, a seguito di una serie di sentenze che prosciolgono operatori di NCC accusati di non rimettere il mezzo nella rimessa del comune rilasciante l’autorizzazione, ma questi 6 anni di perdita di fatturato chi li restituirà a questi NCC? Chi ora pagherà i danni economici e morali? Semplice, lo Stato Italiano. Cioè tutti noi con le nostre tasse e coloro che hanno sbagliato nel denunciare questi addetti di categoria? Nulla, questi non pagheranno proprio nulla

Questa la dichiarazione del Presidente dell’Anitrav Mauro Ferri nell’apprendere la notizia: ” Sono felice per i tredici colleghi prosciolti e sopratutto per i famigliari dei tre noleggiatori deceduti nell’angoscia di essere accusati ingiustamente e che non hanno potuto gioire del proscioglimento da parte del Tribunale. Chiedo alla Politica ed il Governo di rivedere la normativa di settore al fine di dare regole giuste e moderne, regole che non lascino spazi ad interpretazioni singolari e fondate su interessi illegittimi atti a determinare posizioni di dominio nel mercato dei servizi pubblici non di linea.
Il Governo condotto dal Prof. Draghi, nel prossimo Decreto concorrenza consideri il dramma di questo settore vessato da anni dalla lobby tassista ed intervenga in maniera decisa sul diritto della libertà di impresa, cosicchè tali situazioni, come quelle vissute e che ancora oggi vedono centinaia di NCC trascinati nei Tribunali perchè non rimettono il proprio mezzo in rimessa, cessino di esistere.”

Il Consigliere Anitrav Giulio Aloisi incalza: ” E’ vergognoso quanto accaduto, sapere di non aver commesso alcun reato e che solo per il atto di lavorare fuori dal territorio del comune che ha rilasciato l’autorizzazione consenta chiunque di accusarti del reato di falso ideologico e una vera assurdità. Il problema ancora più grave è che in tutto questo contorto teorema, inventato da alcuni soggetti che hanno tutto l’interesse ad eliminare la concorrenza, vengano coinvolti altri soggetti che invece dovrebbero tutelare i cittadini, soggetti ben individuati nella Polizia di Frontiera e nel GIPT di Roma Capitale e che sostengono la roccambolesca attività di alcune sigle sindacali e associative di operatori del servizio pubblico non di linea romano. In tutto questo poi c’è grande amarezza nell’apprendere che tre nostri colleghi, dei 13 NCC imputati e assolti, hanno perso la vita con l’angoscia di aver ingiustamente perso anche il lavoro. Dedichiamo a loro questo ennesimo risultato”.

Francesca Romana Cristicini

Un commento

  1. Che assurdità incolpare chi rispetta la legge della morte altrui, se erano innocenti prima non passavano 6 anni . Sono cambiati tanti giudici ed ora risultano innocenti, domandiamoci questo, sono dovuti cambiare diversi giudici e 6 anni per far decadere le accuse. Libera concorrenza non vuol dire ignorare le leggi per sperare di sfangarla, la rimessa è materia d’esame per il kap. Aggirare le leggi dovrebbe essere un’attacco alla libera concorrenza non il contrario.

I commenti sono chiusi.