La (finta) lotta all’abusivismo milanese


Senza nessun preavviso, il Comune di Milano ha pubblicizzato tramite titolone sul Corriere della sera nel giorno della ricorrenza del 2 giugno, un protocollo a tutela dei tassisti in merito ad abusivismo e controlli per App e Società SRL operanti nel settore; davvero curioso come Palazzo Marino annunci a mezzo stampa un provvedimento mai firmato dalla Rappresentanza del settore che, di fatto, aspetta invece da mesi di poter essere ricevuta (e ascoltata) dalle istituzioni per poter discutere nel merito.

Un rapporto, quello tra la Giunta Comunale e la Rappresentanza Sindacale dei tassisti, che non è di fatto mai decollato soprattutto con i due interlocutori primari della Categoria, ovvero gli Assessori Maran prima e Granelli poi.

Per il nostro sistema Nazione che concede la libertà ad un mafioso, stragista/pluriomicida e gli arresti domiciliari ai responsabili del recente disastro della funivia, le Multinazionali e i privati che operano in barba ai regolamenti, rappresentano probabilmente un problema secondario così come per una Milano Internazionale che di fatto tollera zone di spaccio dove è addirittura la delinquenza a sguinzagliare i cani contro i Poliziotti (come dimostrano i recenti fatti di piazza Vetra) il problema di un abusivismo “vergognoso e dilagante” può non essere, chissà poi perché, prioritario…

In mezzo a ciò la gente e i lavoratori che le situazioni le devono però vivere nel quotidiano e che, al posto di progetti futuristici e proclami elettorali, vorrebbe poter sperare “almeno” nel rispetto di regole certe a tutela di tutti.

Di Davide Pinoli