Aggredì un tassista Giovane condannato a due anni e quattro mesi


iltirreno.gelocal.it Era evaso lo scorso settembre dagli arresti domiciliari dopo essersi liberato del braccialetto elettronico che gli era stato imposto dall’autorità giudiziaria e aveva rapinato un tassista del nostro territorio, che lo aveva accompagnato da Montecatini a Fucecchio, sulla collina delle Cerbaie (una zona spesso frequentata da tossicodipendenti). Il giovane (venticinquenne di origini moldave) si era prima diretto verso la boscaglia e poi, tornato indietro dopo qualche minuto, se l’era presa con il tassista (un monsummanese di 58 anni), colpendolo con una serie di calci e di pugni, lasciandolo a terra e fuggendo con il suo cellulare e la sua Fiat Multipla. La fuga era però durata solo poche ore e il giovane era stato rintracciato a Pistoia (dove risiede) e arrestato dalla polizia, che aveva poi ritrovato anche il taxi e lo aveva restituito al proprietario. Nel frattempo il tassista era stato trasportato al pronto soccorso di Pescia per farsi curare dalle ferite rimediate durante l’aggressione.

Ieri, in Tribunale a Firenze e dopo alcuni rinvii, si è arrivati alla sentenza con rito abbreviato. Alla difesa sono state riconosciute alcune attenuanti generiche, anche in un contesto di recidiva – non ultima la proposta risarcitoria, seppure non integrale, nei confronti della vittima – e il giovane straniero è stato condannato dal gup a 2 anni e 4 mesi di reclusione, nonostante il pm avesse richiesto 4 anni. Il venticinquenne si trova comunque già recluso per altri reati commessi nel passato. Il tassista, che aveva già deciso di non costituirsi parte civile, era assistito da Sabrina Serroni, del foro di Prato. —