Tassisti francesi in protesta ai valichi di frontiera con Ginevra


cdt.ch Decine di tassisti francesi stanno protestando da stamani (12/4) a diversi valichi di frontiera col canton Ginevra per denunciare l’applicazione di una regola che limita i loro movimenti in Svizzera. Dalle 6.30 bloccano il passaggio delle auto alle dogane di Bardonnex, Vallard e Ferney-Voltaire, ha indicato all’agenzia di stampa France-Presse (Afp) Eric Poligot della Federazione dei taxi indipendenti dell’Alta Savoia (FTI 74), in Francia, confermando le informazioni del quotidiano Le Dauphiné Libéré.

Protestano contro i controlli delle loro autorizzazioni di lavoro su territorio elvetico, effettuati da circa un anno dalle autorità svizzere in base a una vecchia regola, per la quale raramente in passato erano state effettuate verifiche, ha spiegato il sindacalista. Secondo FTI 74, una direttiva europea del 2005 sul riconoscimento delle qualifiche professionali autorizza i tassisti a lavorare un massimo di 90 giorni all’anno in Svizzera, con l’obbligo di dichiarare queste giornate con almeno otto giorni di anticipo.

Le autorità di Ginevra prima del 2020 non hanno dato molto peso a questa regola, ha affermato Poligot. Ma negli ultimi mesi, diversi suoi colleghi, che non si erano dichiarati al Cantone, sono stati fermati al confine e costretti a chiamare un taxi svizzero per permettere ai loro clienti di proseguire il viaggio, di solito verso l’aeroporto di Ginevra.
In discussioni con la prefettura dell’Alta Savoia da sei mesi per cercare di trovare un accordo scritto, il sindacato suggerisce, ad esempio, l’uso di badge o di tecnologia per rendere più fluidi i controlli alle frontiere.

La manifestazione continuerà per tutta la giornata. Nel corso del pomeriggio il sindacato incontrerà servizi dello Stato francese.