Caso del bonus «arte» ai tassisti: la questione arriva in Prefettura


ilgiorno.it Contributi anti-crisi per i tassisti, il caso arriva a Palazzo Diotti. Nei prossimi giorni, i sindacati saranno ricevuti in Prefettura per affrontare il caso dei mille euro non ancora arrivati a circa duemila conducenti con la licenza del Comune di Milano. Secondo quanto segnalato dai delegati, infatti, gli aiuti stanziati dal Governo per i padroncini che guidano un’auto bianca nelle città d’arte sono stati percepiti solo da coloro che hanno la residenza in città. Il problema è che ce ne sono almeno duemila che vivono nell’hinterland o nei territori di altre province che non hanno ancora visto un euro.

Così i rappresentanti di categoria hanno inviato una lettera al prefetto Renato Saccone per metterlo al corrente della situazione: «Chiediamo un vostro intervento verso il Ministero competente, al fine di poter sollecitare il riconoscimento del contributo a fondo perduto a favore delle attività di trasporto pubblico non di linea, con esercizio della propria attività nella città di Milano, di istanze già presentate, ma al momento non ancora elaborate». Della questione avevamo già scritto sul Giorno lo scorso 9 febbraio, ma nel frattempo non sono giunte le risposte che i tassisti si aspettavano dall’Agenzia delle Entrate: «È un problema che riguarda altre grandi città: i colleghi hanno bisogno di quei mille euro, in un momento così difficile», spiega Silla Mattiazzi di Uiltrasporti. Al tavolo di corso Monforte, i sindacati chiederanno anche aggiornamenti sull’iter di approvazione ministeriale del protocollo sulla sicurezza concordato nel dicembre del 2018 e riproporranno il tema della «fruibilità dei servizi igienici» per i tassisti, «anche durante la parziale chiusura degli esercizi commerciali ». N.P.