Morto Carlo Bologna, leader storico dei tassisti romani e della rivolta contro le liberalizzazioni


roma.corriere.it Negli anni Novanta e nel primo decennio del Duemila fu il leader dei famosi (in qualche caso famigerati) tassisti romani, vestendo i panni dell’arruffapopolo. Correva l’anno 2006. Erano i tempi delle adunate in piazza Venezia contro le «lenzuolate liberalizzatrici» del decreto Bersani-Visco e la concessione di nuove licenze (circa duemila) che comunque, alla fine, il sindaco Walter Veltroni riuscì a portare a casa (salvo innescare la vittoria della destra con Gianni Alemanno, proprio sull’onda «tassinara», nel 2008). Da tempo, però, si era fatto in disparte. E ora tanti colleghi al volante lo piangono: è morto, dopo lunga malattia, Carlo Bologna, a lungo presidente dell’Associazione italiana tassisti (Ait).

«Non c’è destra / non c’è sinistra/ C’è solo il bianco del tassista!» Slogan gridati a pieni polmoni e muscoli mostrati sotto il Campidoglio. È stato grazie a Carlo Bologna che, nella galleria dei personaggi della Roma più verace, è entrato anche «il tassista con il megafono». Amato da molti e altrettanto osteggiato. Prima di mettersi alla guida aveva lavorato come pescivendolo. Il fratello Davide nel gioco delle parti interpretava il ruolo dialogante, quello del «poliziotto buono».

Dopo che Bologna, una decina d’anni fa, era sceso dall’auto bianca e si era messo a riposo anche dalla vita associativa e sindacale, la leadership nel settore è stata presa da Loreno Bittarelli, presidente di lungo corso del «3570». «Carlo è stato un populista, non posso negare che abbiamo avuto anche momenti di dissenso – racconta Bittarelli – ma poi i rapporti sono tornati buoni, tanto che prima di andare in pensione era diventato nostro socio. C’è chi tra noi cerca un filo con la politica, per ottenere risultati utili, e chi sa gestire bene la piazza. Lui era bravissimo come agitatore, a infuocare gli animi. È sempre stato in testa alle battaglie più importanti, questo gli va riconosciuto».

Tra i primi a dare la notizia, i curatori della pagina Fb del sindacato Federtaxi-Cisal: «Abbiamo appreso della dipartita dell’amico Carlo Bologna, collega che con grande generosità e in modo disinteressato si è sempre speso in mille battaglie per difendere il nostro lavoro e tutta la categoria. Alla sua famiglia e al fratello Davide, le più sentite condoglianze». Maura Tirillò, una delle più note ed esperte guidatrici romane, fin dai tempi in cui (anni Ottanta) i taxi erano gialli, ha voluto anche lei ricordare con parole spontanee l’amico: «Oggi è deceduto un gran condottiero, che per anni ha fatto sentire al mondo la nostra Voce, la voce del Taxi e dei Tassisti, Carlo Bologna. Ho avuto il grande onore di averti conosciuto e di aver combattuto al tuo fianco. Grazie per tutto il tuo impegno e da lassù veglia su tutti Noi !»

Altrettanto commosso il nipote, Roberto Bologna. «Ebbene si…..dopo una lunga malattia….te ne sei andato…… Ti ricorderò SEMPRE condottiero, fiero di essere tassista e di difendere sempre i tuoi diritti e i tuoi valori,mettendoci la faccia! Perché vuoi o non vuoi, sei sempre stato vero!» Ma nel cordoglio c’è spazio anche per una frecciatina, indice delle divisioni che tanto hanno lacerato i tassisti romani, in tempi recenti fautori di una politica più dialogante: «Tanti tuoi colleghi – conclude il nipote – forse nn ti ricorderanno…..forse si sono scordati quello che hai fatto per la categoria, ma va bene cosi…..i VERI colleghi ti porteranno sempre nel cuore! Ciao ZIO!»

Fabrizio Peronaci

Un commento

  1. Ciao Amico Mio, è stato un onore conoscerti e lottare fianco a fianco nel 2006, quando ci siamo conosciuti , fu molto dura…tornammo a Napoli e tu eri con BITTARELLI e P38 , da piazza Municipio andammo a Pozzuoli al Ristorante
    Miseria e Nobiltà, e tu eri con me nella mia macchina, e le risate che ci facemmo per la mia guida alla
    Napoletana , a tavola ci chiamavano Carlo de Roma e
    Carlo di Napoli, RICORDI INDELEBILI, TI RICORDERÒ SEMPRE CON AFFETTO ❤️
    BUON VIAGGIO AMICO MIO
    CHE LA TERRA TI SIA LIEVE
    ❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️

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