Rabbia dei tassisti: «Vaccinate anche noi»


iltirreno.gelocal.it Pisa. «Vaccinate anche noi, svolgiamo un servizio necessario per portare le persone a Cisanello e lunedì andremo in Regione a segnalare questa ingiustizia». Lo chiede Claudio Sbrana portavoce per Cna dei tassisti. Nelle poche ma nette parole di Sbrana emerge la necessità di veder riconosciuto ai tassisti quel ruolo di servizio al pubblico e dunque rischioso che hanno sempre svolto senza mai cedere. «Abbiamo lasciato in servizio due auto anche per l’ultimo dell’anno, in caso di emergenze» dice. Ma ciò che emerge è anche un altro fatto, e cioè che la prima e la seconda mèta più gettonata dall’utenza dei taxi siano due presidi sanitari e cioè Cisanello e subito dopo la clinica di San Rossore.

«A noi si rivolgono persone che hanno bisogno di cure, di fare analisi ed altro ancora, soprattutto anziani. Trovano più comodo e sicuro usare il taxi piuttosto che cercare un parcheggio impossibile a Cisanello e poi prendere una navetta» continua Sbrana. Al giornale erano pervenute lamentele da pazienti e sanitari del caos che regna nel cantiere infinito del nostro nosocomio con molte persone che devono ricorrere al taxi pagando una sorta di ticket sanitario occulto. «Portiamo i pazienti fino all’edificio dove devono andare e poi in alcuni casi li aspettiamo» dice Sbrana. Il tutto in sicurezza. «Disinfettiamo ogni giorno le auto con l’ozono. Ci fermiamo in appositi distributori di carburante per usare altri disinfettanti per l’auto. Molti di noi hanno l’attrezzatura disinfettante come la macchina per l’ozono a casa» continua il tassista. Eppure manca qualcosa: «Il vaccino. Ci devono vaccinare. Non vogliamo essere paragonati al personale sanitario, ma vogliamo essere riconosciuti almeno in seconda fascia». Ciò aumenterebbe ancora di più il tasso di sicurezza e di fiducia dell’utenza.

«Non capiamo perché siano stati vaccinati docenti dell’Università che fanno didattica a distanza e che magari non vanno in aula da marzo scorso» continua il portavoce di Cna che racconta un brutto episodio capitato ad una collega: «Più di 20 giorni fa, una persona positiva al Covid ha fatto perdere le tracce all’ospedale di Cisanello. È salita sul taxi e si è fatta portare a destinazione. Morale della favola? La mia collega si è fatta 14 giorni di quarantena». Il comparto taxi e Ncc se la passa male; i ristori regionali non bastano. «Appunto vorremmo almeno contare un po’ di più. Non solo per i vaccini ma anche per le strategie riguardanti la mobilità. Non è giusto venire dopo i monopattini elettrici». Da ultimo, la stazione storica dei taxi in piazza Manin è stata chiusa e lo sarà per circa venti giorni. «Chiediamo di poter partecipare alle strategie sulla mobilità non come meri spettatori». —