Taxi gialli nell’incertezza


rsi.ch Erano onnipresenti per le strade della Grande Mela, ma oggi il loro futuro è incerto. I guadagni dei celeberrimi taxi gialli erano già stati compromessi dall’arrivo di Uber e simili, ma ora la pandemia sembra aver dato loro il colpo di grazia. Il telelavoro, la chiusura delle scuole e l’assenza di turisti hanno fatto crollare i passeggeri. Due taxi su 5 non escono più dal loro garage perché circolerebbero a vuoto.

“Prima guadagnavo 1’000 dollari a settimana. Ora solo 300. Per fortuna mia moglie è infermiera e lavora molto, altrimenti avrei già una corda attorno al collo”, dice Joey Olivo, che nel giro di qualche mese ha perso almeno 8 colleghi, suicidatisi per disperazione.

Molti conducenti sono immigrati di prima generazione. Ricominciare da zero non è facile e poi ci sono i prestiti per l’acquisto delle licenze da rimborsare, si parla di molti soldi. Qualcuno pensa che i taxi gialli, emblema della città quanto l’Empire State Building, siano destinati all’estinzione. Joey tiene duro e, in attesa degli aiuti federali, spera che gli affari riprendano.

Un commento

  1. Ciò che succede oltre oceano è poi sempre successo anche nel vecchio continente.
    Meglio prenderne atto o si resterà con il cerino in mano.

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