Un’idea per far ripartire i taxi fermi per Covid


avvenire.it Fermi per ore, ad aspettare clienti che non arriveranno. A Milano come a Roma, e in tutte le città le lunghe file di taxi nei posteggi sono una delle immagini più evidenti delle conseguenze della pandemia. Tra lockdown e coprifuoco, i 50mila autisti di auto pubbliche dallo scorso marzo non lavorano quasi più, o lo fanno per pochi euro al giorno. La chiusura serale di bar e ristoranti poi ha cancellato i turnisti notturni, con ripercussioni su tutta la categoria: di giorno ci sono ancora più taxi, ma i clienti sono sempre meno e i parcheggi non riescono più a contenerli.

La categoria ha ricevuto qualche contributo, ma non idee. Ci permettiamo di suggerirne una: incentivare l’uso tramite dei voucher a tariffa scontata, soprattutto per i tragitti verso le scuole. Consentire ai genitori di accompagnare i figli in taxi spendendo cifre modeste alleggerirebbe il trasporto pubblico di linea, e sarebbe un aiuto per la categoria.

4 commenti

  1. …..questo é un ba**eo ! …..da SEMPRE consentito accompagnare i figli a scuola con i taxi (non più di 3 pax per auto 4 posti – norme ANTICOVID)..con o senza voucher le tariffe sono calmierate ,ça va sans dire, per assenza di traffico….alternativa sostenibile, altresì sicura,x molti…la cifra modesta è il quoziente intellettivo di chi sproloquia

  2. Qualunque proposta venga offerta alla categoria per rivitalizzare un po’ un settore ormai alla canna del gas viene rispedita al mittente con tanto di sdegno.
    Ma non avete ancora capito che il mondo è cambiato e questo settore, come altri, non sarà MAi più quello di prima?
    Scordatevi per sempre gli incassi di anni fa…quei pochi di adesso sono e saranno sempre di più con moneta di plastica…

I commenti sono chiusi.