Taxi, il settore in crisi nera da Covid: la Regione Lazio promette nuovi aiuti


affaritaliani.it Incontro tra alcune Associazioni di categoria e l’assessore ai Trasporti della Regione, Mauro Alessandri: in arrivo un provvedimento di sostegno come a giugno

Il settore Taxi in crisi nera a causa del Coronavirus, associazioni e organizzazioni di categoria sul piede di guerra: dopo un incontro con la Regione Lazio, l’assessore ai Trasporti Mauro Alessandri promette nuovi aiuti come già successo nel mese di giugno.
“In data odierna, su richiesta di alcune Associazioni e Organizzazioni di categoria, del settore Taxi, si è tenuto un incontro con l’Assessore ai Trasporti della Regione Lazio, Mauro Alessandri – scrivono in una nota congiunta Loreno Bittarelli dell’Unione Radiotaxi d’Italia e Nicola Di Giacobbe di Unica Taxi Cgil –. Il tema dell’incontro ha riguardato la grave crisi del settore e le possibili linee di intervento di competenza regionale. Si è discusso di una riproposizione del provvedimento di sostegno, adottato nel mese di giugno scorso”.

Le risorse che la Regione metterà i disposizione per i tassisti saranno le seguenti: l’adozione dei voucher mobilità previsti dal Governo attraverso una accelerazione dei Decreti attuativi impegnando la Conferenza Unificata; l’ampliamento dell’offerta di tali voucher utilizzando fondi regionali da destinare allo scopo; l’utilizzo per l’erogazione degli stessi, formule che privilegiano la facilità e la semplificazione per gli utenti e gli operatori, attraverso l’utilizzo di carte prepagate, che rientrano nei circuiti bancari, di importo prestabilito e usufruibili da soggetti che rientrano in particolari categorie cd. “Deboli”; e di proseguire il confronto con le Associazioni e Organizzazioni di categoria, con l’intento di dare risposte effettive alla necessità di garantire il distanziamento ed evitare il sovraffollamento nei mezzi pubblici, al fine di prevenire il diffondersi dell’epidemia, attraverso l’utilizzo di veicoli M1 (Taxi) ad integrazione del TPL, a tal fine utilizzando, in quanto prevenzione, gli eventuali fondi europei, destinati all’emergenza Covid-19.