Il Governo approva il decreto “ristori”. Altri 6,2 miliardi contro l’emergenza


huffingtonpost.it Due miliardi e 400 milioni a fondo perduto per ristoranti, bar, palestre, cinema, alberghi, taxi e per tutte le altre attività che hanno subito la stretta dell’ultimo Dpcm, ma anche per quelle, come le discoteche, che sono in sofferenza da mesi. Eccoli i soldi che Giuseppe Conte aveva promesso domenica in diretta tv come risarcimento a chi è chiamato a pagare il conto delle nuove restrizioni. Il premier mantiene l’impegno, il Consiglio dei ministri approva il decreto Ristoro nella data indicata, ma il nuovo provvedimento dice soprattutto una cosa: la coperta degli aiuti è ancora consistente. L’emergenza obbliga il Governo a impiegare altri 6,2 miliardi, ad attingere ai risparmi in cassa, a estendere al massimo il perimetro della rete di protezione. Oltre al fondo perduto ci sono sei settimane di cassa integrazione Covid, il blocco dei licenziamenti prorogato al 31 gennaio, soldi per la sanità, ma anche per la scuola, il turismo, lo spettacolo, lo sport e l’agricoltura. E disposizioni sulla giustizia.

Chi riceverà i soldi a fondo perduto

I destinatari sono indicati in “tutti gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive”. In tutto le attività coinvolte sono 460mila. Nell’elenco degli aiuti figurano ristoranti, bar, palestre, piscine, alberghi, gelaterie, pasticcerie, gli stabilimenti termali, le attività legate all’organizzazione di feste e cerimonie. Ma anche teatri, cinema, sale da ballo, discoteche, taxi, Ncc, bed and breakfast, parchi di divertimento, villaggi turistici, sale giochi, ostelli della gioventù, le imprese legate a convegni e fiere, quelle che gestiscono gli impianti di sci.

Quanti soldi? E quando arrivano?

La dotazione per il fondo perduto è di 2,4 miliardi. Il sostegno singolo ha una tetto massimo di 150mila euro. A un ristorante che ha un fatturato fino a 400mila euro arriverà un aiuto medio di circa 5.173 euro. Se il fatturato del ristorante è fino a un milione, allora l’aiuto sarà in media di 13.920 euro, che salirà a 25mila per i ristoranti che hanno un fatturato oltre i cinque milioni. Altro esempio: circa cinquemila euro per i teatri che hanno un fatturato basso, circa 13.900 per quelli con fatturato medio, fino a 30mila euro per i fatturati maggiori.

A differenza della prima tranche di aiuti – quella stanziata con il decreto Rilancio di maggio – la seconda è destinata a tutte le aziende, senza limiti di fatturato. Tutte le imprese riceveranno i soldi attraverso un accredito sul conto corrente del titolare da parte dell’Agenzia delle Entrate. Le aziende e gli esercizi pubblici che avevano già richiesto la prima tranche si vedranno arrivare i soldi direttamente sul proprio conto entro il 15 novembre. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha già gli Iban di queste attività e procederà quindi con un’erogazione automatica. I soldi arriveranno invece entro il 15 dicembre alle attività che faranno domanda per la prima volta.

Gli aiuti differenziati in base al peso delle restrizioni

Il principio generale è che l’aiuto sarà più consistente se l’attività sarà completamente ferma fino al 24 novembre (il termine di scadenza del Dpcm) e via via a scendere. Partendo dall’alto, l’aiuto sarà del 400% (quindi quattro volte in più) rispetto a quanto incassato con il decreto Rilancio, per le attività che sono rimaste ferme già dall’estate. In questa categoria rientrano le discoteche, le sale da ballo e i night club. Si passa poi al 200% (il doppio, sempre rispetto alla prima tranche di aiuti) per chi ha chiuso per via dell’ultimo Dpcm o ha subito restrizioni pesanti: quindi ristoranti, palestre, piscine, sale giochi, teatri, cinema, ma anche centri termali e centri benessere. Scendendo ancora, la terza categoria è quella dell’aiuto del 150%: l’aiuto sarà una volta e mezzo di più rispetto alle somme avute con il decreto di maggio. Qui rientrano i bar, le pasticcerie e le gelaterie. L’ultima categoria, quella del 100%, è riservata a quelle attività che prenderanno lo stesso importo ottenuto qualche mese fa. Le imprese che chiederanno il sostegno per la prima volta riceveranno gli aiuti sempre in base a questa suddivisione. E incasseranno direttamente l’importo che il decreto Ristoro maggiora rispetto a quello Rilancio. In questo modo ci sarà uniformità tra chi chiederà l’aiuto per la seconda volta e chi per la prima.

Sei nuove settimane di cassa integrazione Covid e stop ai licenziamenti fino al 31 gennaio

La cassa serve a garantire un introito ai dipendenti di bar, ristoranti, palestre e via dicendo. Ci sono alcune imprese che a metà novembre avranno terminato le settimane di cassa Covid già messe a disposizione dal Governo. Nella bozza del decreto ci saranno altre sei settimane: potranno essere richieste dal 16 novembre al 31 gennaio. E il blocco dei licenziamenti viene allungato di un mese: le aziende potranno tornare a licenziare solo dal primo febbraio. In alternativa alle sei settimana di cassa, le aziende potranno scegliere quattro settimane di esonero contributivo. Nel pacchetto lavoro anche la sospensione dei versamenti contributivi per novembre.

Ancora soldi per la sanità. Due milioni di test rapidi dal medico di base, nasce un servizio telefonico di contact tracing

Nel decreto ci sono 30 milioni per permettere ai medici di base e ai pediatri di eseguire due milioni di test rapidi a novembre e dicembre. E presso il ministero della Salute è istituito un servizio nazionale telefonico per il contact tracing e la sorveglianza sanitaria. Il servizio sarà rivolto ai positivi al Covid e a chi ha avuto contatti stretti o casuali con soggetti risultati positivi.

Il reddito di emergenza per alti due mesi. Soldi per stagionali, spettacolo, turismo e sport

Dentro il decreto trovano spazio anche i soldi da destinare al credito di imposta per gli affitti di ottobre, novembre e dicembre, e uno stanziamento importante per dare il reddito di emergenza alle famiglie più bisognose per altri due mesi. A completare il quadro lo stop alla seconda rata dell’Imu, che scade il 16 dicembre. Previsti 60 milioni per le forze dell’ordine chiamate ai controlli straordinari delle proteste contro le chiusure.

Allo sport una fetta di fondo perduto e un bonus di 800 euro per il mese di novembre ai collaboratori. Un nutrito pacchetto per cultura e turismo: bonus da mille euro dei lavoratori dello spettacolo, 100 milioni per il cinema, 50 milioni per le imprese culturali, 100 milioni per le fiere, 400 milioni per il Fondo per il turismo destinato a sostenere le agenzie di viaggio e i tour operator. E una novità importante per gli spettacoli dal vivo è la possibilità di rimborsare i biglietti con dei voucher. Il rimborso vale per i biglietti acquistati dal primo al 24 ottobre non fruiti alla data di entrata in vigore del Dpcm e non fruibili entro il 31 gennaio 2021. Un bonus da mille euro anche per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, per gli stagionali di altri settori e per gli intermittenti.

Processi a porte chiuse, domiciliari per le pene sotto i 18 mesi. Saltano le elezioni comunali di novembre

Una parte consistente del decreto è quella relativa alla giustizia. Le pene sotto i 18 mesi potranno essere eseguite in luoghi esterni al carcere con l’applicazione del braccialetto elettronico. Esclusi i condannati per gravi reati, chi è sottoposto a un regime di sorveglianza particolare e chi ha partecipato alle rivolte nelle carceri. E le udienze dei procedimenti civili e penali alle quali è ammessa la presenza del pubblico si dovranno celebrare sempre a porte chiuse. Novità anche per le indagini preliminari. Chi è indagato potrà essere sentito anche in collegamento dallo studio del difensore che lo assiste. I consulenti o gli esperti di cui si avvale il pubblico ministero o la polizia giudiziaria potranno essere sentiti in collegamento dal loro ufficio. E stop alle elezioni del 22-23 novembre nei Comuni sciolti per mafia.


Un commento

  1. Abbiamo portato a casa il primo risultato. Ora puntiamo su comune e regione. Dobbiamo diventare il loro incubo peggiore. Ricordiamoci che sono due facce di una sola medaglia, e per chi vuole…ho detto per chi vuole…oggi……..è il 28 ottobre

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