Milano, doppia preferenziale e ciclabile nella Cerchia dei Navigli: ma scatta la protesta


Si pensa a una rivoluzione per la viabilità della Cerchia interna dei Navigli di Milano, così come proposto dall’assessore all’Urbanistica e alla Mobilità del Municipio 1: nel progetto previste due corsie riservate al trasporto pubblico, ai taxi e alle moto, una “bike lane” per le biciclette e una sola corsia centrale a senso unico di marcia per il traffico automobilistico. Insorge il centrodestra: “Così si blocca la città” fanpage.it

Due corsie riservate al trasporto pubblico, ai taxi, alle moto e attraverso il modello “bike lane” alle biciclette e una centrale a senso unico di marcia per il traffico automobilistico: è questo il progetto per il futuro della Cerchia interna dei Navigli di Milano, quella cha va da Cadorna a Lanza, e che ieri è stato votato in Municipio 1. Una vera e propria rivoluzione della viabilità che sarà sottoposta a Palazzo Marino e che vede coinvolte auto, moto, taxi e soprattutto biciclette ma che sembra già essere al centro di una forte polemica politica.

Così ci portiamo avanti per l’arrivo della nuova linea M4
Nel futuro della Cerchia interna dei Navigli infatti è previsto un raddoppio delle corsie preferenziali che diventerebbero due (una per ogni direzione) tanto da occupare fino a quattro metri di carreggiata per lato. Accanto ci sarebbero i ciclisti con una pista dedicata alla mobilità ciclabile, mentre per le auto sarebbe una la corsia riservata. “Vogliamo portarci avanti rispetto al momento in cui entrerà in funzione la nuova linea 4 della metropolitana cercando di dare più spazio al trasporto pubblico – dichiara il presidente del Municipio 1, Fabio Arrigoni – la proposta dovrà essere valutata anche dai tecnici ma secondo i primi calcoli le dimensioni delle strade dovrebbero andare bene quasi dappertutto”.

Insorge il centrodestra: Rischiamo il blocco della città
Ma alla proposta sono già giunte risposte contrarie in particolare dal centrodestra, come quella di Simone Di Gennaro, capogruppo della Lega in Municipio 1: “I milanesi sono ancora in attesa di votare il referendum su riapertura dei Navigli, proposto e affossato dal sindaco Sala e invece si ritroveranno un’altra pista ciclabile voluta per bloccare ancora di più il traffico nelle ore di punta – il commento – se il Pd non riesce a capire che i vantaggi di questa invenzione saranno ridicoli, a fronte della valanga di ore che i milanesi perderanno nel blocco del traffico che si creerà, il disastro è assicurato”.

L’assessore responsabile del progetto difende la strategia
L’assessore all’Urbanistica e alla Mobilità del Municipio 1 del Pd però conferma il progetto: “Rivedere la mobilità della Cerchia dei Navigli in epoca post Covid significa mettere al primo posto la qualità del trasporto pubblico e garantire la sicurezza di chi va in bicicletta. Anche adesso c’è una ciclabile creata nel 2010, ma è discontinua e non sicura anche a causa del parcheggio abusivo”.


Un commento

  1. proprio non ce la fanno a capire che tutto il traffico automobilistico arriva da fuori città e che i milanesi tendono a non usare l’auto propria.
    congestion charge al posto dell’area b… 20 euro al giorno, costruzione di nuovi posteggi esterni convenzionati e prolungamento delle metropolitane.
    centro storico riservato ai residenti e mezzi pubblici. che senso ha lasciare aperto a tutti montenapoleone, gesù, spiga, santo spirito?
    chi arriva a cascina gobba parcheggia a 3 euro al giorno, poi faccia quello che vuole, può prendere la metropolitana, la bicicletta, il monopattino, il taxi, il car sharing, andare a piedi… hanno diverse scelte per evitare congestioni in centro.
    idem a biscegle, san donato, lampugnano, famagosta, maciachini, ecc.
    certo è che perderebbero i 5 euro di area c.
    in città girerebbero in auto quei quattro gatti di residenti, e i mezzi pubblici che già sono capillari e puntuali, i taxi, gli ncc regolari, i corrieri. a questo punto si possono fare tutte le ciclabili sicure che vogliono.
    scusate… stavo sognando… mi sono svegliato ed è ricominciato l’incubo.

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