Milano. Parte la ciclabile di Buenos Aires: ingorghi, code e proteste

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La corsia ciclabile è ancora in fase di realizzazione, ma i primi effetti sul traffico di corso Buenos Aires si sono già visti ieri. Decine di auto incolonnate lungo viale Piave e altrettante in coda in viale Majno. In mezzo, i ciclisti, che fanno fatica a utilizzare la neonata pista per via del traffico intenso e che rischiano di essere investiti. Il punto più critico è certamente quello all’angolo con piazza Oberdan: chi arriva in macchina dalla Cerchia dei Bastioni e deve svoltare a destra verso Baires si incanala in un piccolo slargo che già esisteva per dare precedenza, ma adesso deve lasciar passare pure le due ruote, senza l’ausilio di semafori o specchi parabolici. Proprio in quel punto, nel pomeriggio, c’erano due vigili a governare la circolazione, visto che in molti casi le auto sono finite sulla corsia riservata: da foto scattate alle 16, si vedono ciclisti che si infilano tra i veicoli per continuare la loro marcia.

Altro fattore che incide sugli ingorghi: gli stalli per la sosta a pagamento e per i disabili sono stati spostati oltre la ciclabile, riducendo la carreggiata a una sola corsia fino all’incrocio con viale Regina Giovanna; uno schema destinato a ripetersi per l’intero corso, non appena i lavori saranno completati fino a piazzale Loreto. Inutile dire che tanti automobilisti si sono lamentati ieri per le lunghe attese, pur in un luogo da sempre complicato per la viabilità cittadina.

Da Palazzo Marino fanno sapere che la situazione è costantemente monitorata e che nei prossimi giorni verrà adottata una contromisura per evitare flussi contemporanei di auto, moto e bici da più direzioni: i semafori verranno sincronizzati per far sì che chi ha il verde da viale Majno possa immettersi in corso Buenos Aires senza incrociarsi coi mezzi in arrivo da corso Venezia, che in quel momento avranno il rosso. La filosofia dell’amministrazione rimane quella esposta due giorni fa dall’assessore alla Mobilità Marco Granelli con un post su Facebook: «Stiamo cercando un nuovo equilibrio di utilizzo delle nostre strade, insieme auto, moto, bici, monopattini e pedoni, uno spazio di tutti, uno spazio sicuro per tutti».

All’attacco il centrodestra: «C’è da domandarsi, arrivati a questo punto, a quali tecnici del traffico si sia affidato il Comune, visto che lo stesso dispone di un’agenzia preposta come l’Amat che sviluppa i progetti per la viabilità», il commento critico dell’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato. «La pista sta impattando sulla circolazione di corso Buenos Aires – spiega il segretario del Sulpm dei ghisa Daniele Vincini –. Non siamo contro le ciclabili, ma vanno fatte tenendo conto della sicurezza degli utenti». «Nel primo vero giorno di fase 2, il piano mobilità del Comune di Milano ha dimostrato tutta la sua fragilità: com’era prevedibile con il ritorno della maggior parte delle attività commerciali, in città si sono creati ingorghi e code», ha affermato il presidente di Aci Milano Geronimo La Russa. Che ha puntato il dito proprio sulla ciclabile Baires-Venezia: «Gli agenti della polizia locale, che a nome di tutti gli automobilisti ringraziamo per la loro dedizione, sono dovuti intervenire per tentare di decongestionare il traffico. Siamo sempre disponibili con i nostri esperti a dare una mano per migliorare la situazione. Purtroppo qualcuno al Comune lo aveva detto. Ma non è stato ascoltato».


Ecco cosa succede 50 mt dopo corso Buenos Aires: qui siamo in corso Venezia quasi all’angolo con piazza Oberdan:


 

3 commenti

  1. Potrei essere volgare, per cui mi limito a prendere conoscenza che l’erba grama non muore mai e infesta tutto quello che incontra…

  2. Come al solito questa giunta di cervelloni ha partorito un altra meraviglia. Prima di fare ciclabili a go go si deve monitorare la situazione . Milano non è paperopoli , ma qualcuno continua a fregarsene. Speriamo nella prossima tornata elettorale , se questi vengono confermati siamo rovinati .

  3. Se il sindaco di milano si degnasse tra un video e l’altro di provare a sistemare le genialate fatte dalla sua giunta , forse si accorgerebbe di che girone dantesco e diventata milano . Questa sarebbe la città europea ? Ma mi faccia il piacere !!!!

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