Veneto. Zaia firma l’ordinanza: «Guanti e mascherine anche su mezzi pubblici»

L’ordinanza, che entra in vigore dalla mezzanotte di oggi (6 apr), rende obbligatorio l’uso di guanti e mascherine su tutti i mezzi pubblici del Veneto per tutelare il più possibile i cittadini e i lavoratori del settore. daily.veronanetwork.it

Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha firmato una nuova ordinanza con la quale detta ulteriori misure atte a contrastare il diffondersi del contagio da coronavirus nei servizi di trasporto pubblico locale su ferro, acqua e gomma e per il trasporto non di linea taxi e noleggio con conducente e per i servizi atipici, in aggiunta alle disposizioni già diramate con le precedenti ordinanze.

«Con questa ordinanza abbiamo voluto uniformare in tutto il territorio regionale l’uso di mascherine e guanti nei mezzi di trasporto pubblico locale quali treni, autobus e vaporetti, ma anche a bordo dei taxi e nelle attività di noleggio operanti nel Veneto, sia su gomma che su acqua – spiega l’assessore ai trasporti e alle infrastrutture, Elisa De Berti –. Queste disposizioni, che entrano in vigore dalla mezzanotte di oggi, mirano a tutelare il più possibile i cittadini e i lavoratori del settore, che stanno svolgendo in questo momento delicato di emergenza sanitaria un importante servizio».

«Si tratta di una misura che si aggiunge a tutte le disposizioni che abbiamo già emanato con precedenti ordinanze, finalizzate a garantire soprattutto, nella generale riduzione dei servizi, una idonea distanza dei viaggiatori a bordo dei mezzi oltre ad idonee misure di sanificazione al fine di viaggiare in sicurezza». L’ordinanza, avrà validità dalla mezzanotte di oggi fino al 13 aprile 2020 compreso, salvo ulteriore proroga.

«Un provvedimento importante e che condivido in pieno. Avevo già lavorato anch’io su un provvedimento analogo, ma visto il confronto con la Regione era giusto che una misura del genere, a tutela di cittadini e lavoratori, valesse per tutto il territorio veneto» ha commentato il sindaco di Verona, Federico Sboarina.

«Nonostante l’utenza su autobus e taxi sia calata dall’80 al 90 per cento – ha concluso Sboarina -, si tratta di una misura utile per tutelare sia i cittadini, che hanno la necessità di usare i mezzi pubblici per gli spostamenti consentiti, sia i lavoratori. Autisti e tassisti devono poter lavorare in sicurezza, in particolar modo questi ultimi che sono a stretto contatto con i loro clienti date le ristrettezze degli abitacoli. Aumentano le misure per contenere quest’emergenza, e di conseguenza i sacrifici chiesti ai cittadini, ma nessun provvedimento è preso a cuor leggero. Ogni restrizione arriva dopo un confronto con le istituzioni, dalla Prefettura alla Regione, e con la comunità scientifica, in base all’andamento giornaliero dell’epidemia. Stiamo valutando se rendere sempre obbligatorio l’uso delle mascherine quando si esce, ma potrebbe non essere necessario. A Verona, infatti, la città sta rispondendo bene agli appelli e le persone, dovendo usare i dispositivi per andare al supermercato o in farmacia, indossano ormai di abitudine le mascherine già da casa».


Un commento

  1. So di uscire dal focus della discussione ma sarebbe utile discutere del (a mio avviso non trascurabile )della sentenza della corte costituzionale del 26 Marzo….

I commenti sono chiusi.