Roma. Taxi, scatta l’aumento delle tariffe. “Pos a bordo e auto ecologiche”

repubblica.it La revisione delle tariffe, il pos per bancomat e carte di credito finalmente obbligatorio, il raddoppio dei turni e un nuovo sistema sanzionatorio. Il nuovo regolamento dei taxi di marca grillina è pronto a fare il suo debutto in Assemblea capitolina e avrà un’impronta decisamente green. L’atto che verrà messo al vaglio del consiglio comunale prevede l’erogazione di “contributi finalizzati alla sostituzione di autovetture altamente inquinanti con veicoli conformi alla normativa vigente in materia di antinquinamento “. Un impegno concreto per la giunta Raggi, a cui l’aula Giulio Cesare è pronta a chiedere di mettersi in contatto con l’Antitrust per verificare se sia possibile ” individuare un modello unico di vettura” per le auto bianche.

Insomma, quella studiata dal presidente della commissione Mobilità, Enrico Stefàno, e dalla consigliera Annalisa Bernabei promette di essere una rivoluzione. Con i suoi pro e i suoi contro, almeno per le tasche dei romani e dei turisti. Perché il regolamento prevede anche di rimettere mano alle tariffe e di rivederle. Ovviamente al rialzo, visto che l’ultima volta sono state adeguate nel 2007. A occuparsene, con l’ordine di non sforare gli indici di inflazione Istat, sarà una commissione nominata dalla giunta. Esperti del settore trasporti, sindacalisti e associazioni degli utenti si riuniranno entro 6 mesi dall’approvazione del regolametno ( e poi ogni 3 anni) per rideterminare le tariffe.

 La tariffa generale, visto che l’atto verrà votato a ridosso della pausa estiva, non verrà toccata prima del 2021. Prima spazio alle nuove tariffe fisse: i 5S vogliono quelle per l’Auditorium, per l’Olimpico e per collegare l’Eur e Ostia all’aeroporto di Fiumicino. Quella per Ciampino verrà aumentata.

Non solo il prezzo delle corse. La commissione potrà anche proporre la “variazione del numero delle licenze taxi e delle autorizzazioni Ncc“. Un tema delicatissimo, soprattutto per i tassisti a cui non va troppo a genio l’idea di veder messe a bando nuove concessioni oltre le 7.705 già in circolazione. Passi per le 77 che verranno messe in palio a breve, favorendo chi si presenterà con veicoli ecologici o adatti al trasporto dei disabili. Ma sul resto i sindacati non sono disposti a cedere.

Il problema, però, è sotto gli occhi di tutti. E diventa chiarissimo nei giorni festivi, quando gli scioperi bloccano autobus e metro, a Termini quando si accavallano gli arrivi di più treni. A Roma spesso e volentieri trovare un taxi è un problema. Parte della risposta è già nel regolamento: il documento buttato giù dai pentastellati prevede “seconde guide ” . Traduzione: la stessa vettura, terminato il turno di 8 ore, su base volontaria potrà essere affidata a un secondo conducente per altre 8 ore. Proprio come accade già a Milano. “È una misura facoltativa ” , spiega Enrico Stefàno. Che poi si concentra sul regolamento: ” Vogliamo un servizio efficiente e una disciplina più chiara, anche sotto il profilo sanzionatorio sul quale abbiamo lavorato con i vigili urbani”.

Per il resto, il documento spazia ancora: i tassisti possono pubblicizzare sconti (restano quelli per le donne sole, per raggiungere gli ospedali e si prevedono tariffe scontate per i ragazzi all’uscita dalle discoteche) e verranno aiutati dalla giunta a Termini e Tiburtina per creare percorsi anti-abusivi per i turisti.


3 commenti

  1. Questi non riescono a capire che è impossibile trovare taxi nei momenti critici perché sono tutti imbottigliati nel traffico…metterne di nuovi vuol dire incrementare di più il traffico ma questo a Roma come Milano come ovunque nn esiste città al mondo dove non ci sia da aspettare il taxi nei momenti di criticità… basta essere gestiti da persone che nn conoscono il nostro lavoro e vogliono metterci dentro il becco x farsi pubblicità sulle nostre spalle..

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