Turni integrativi per i taxi, ma a Milano se ne riparlerà

ilgiorno.it Via libera in commissione Territorio a Palazzo Lombardia alla proposta di Massimiliano Bastoni (Lega) che autorizza i taxisti a effettuare nella normale giornata lavorativa turni integrativi comunque non superiori a quattro ore, effettuabili dallo stesso operatore solo nel territorio del Comune che ha rilasciato la licenza. Nella combinazione tra turnazioni ordinarie e integrative, non sarà quindi in ogni caso possibile per ogni singolo taxista superare le 16 ore di lavoro giornaliere . Un emendamento della consigliera Carmela Rozza (Pd) specifica che questa possibilità vale solo per i taxisti che operano in Comuni con meno di 150.000 abitanti, escludendo così Milano .

“Questa proposta di risoluzione accoglie le richieste di numerosi Comuni e operatori lombardi – spiega Bastoni – che hanno evidenziato come l’attuale turnazione, in molte zone e aree della regione, renda impossibile soddisfare e accontentare la clientela, soprattutto nelle fasce orarie più critiche come quelle notturne, in particolare dove non esiste disponibilità alternativa di mezzi pubblici. Pensiamo soprattutto a città come Bergamo e Varese dove sono peraltro presenti infrastrutture aeroportuali e ferroviarie significative che chiedono di mantenere un servizio qualificato costante e continuativo nell’arco delle 24 ore”. D’intesa con i sindacati di categoria, continua Bastoni, si è escluso Milano “per valutare e approfondire nei prossimi mesi altre soluzioni praticabili e percorribili concordandole insieme con gli stessi operatori”.

La dem Rozza, intanto, sottolinea: “Conserviamo tutte le perplessità e la preoccupazione rispetto all’estensione dei turni di lavoro e quindi alle condizioni di lavoro dei tassisti e alla sicurezza loro e dei passeggeri. Abbiamo votato a favore perché la risoluzione parte da esigenze reali e perché abbiamo ottenuto di limitare l’estensione dei turni lavorativi ai capoluoghi di provincia e ai centri minori e di aprire nelle prossime settimane ad audizioni con i sindacati di categoria per definire meglio la questione in vista dell’approvazione in Aula”.


5 commenti

  1. ma che cosa dicono? la collaborazione familiare estsesa alle 16 ore è stata concessa.

  2. Vogliamo risolvere effettivamente a Milano in problema dei taxi in certe fasce orarie in attesa che tolgano gli innumerevoli cantieri e che inaugurino la nuova metropolitana da Linate.
    Bisogna fare come le licenze dei comuni conurbati (vedasi ad esempio Segrate e Peschiera ) vale a dire omologare tutte le licenze di Milano per un eventuale seconda guida con conducenti iscritti presso l’albo di Milano.
    Magari a 4000 titolari di licenza non gliene importa niente ma agli altri 855 forse si.
    Si avrebbero qualche centinaia di macchine in più in tutte le fasce orarie e soprattutto NON si avrebbero nuove licenze che una volta emesse certamente andrebbero ad intaccare il nostro lavoro negli anni a venire.

  3. Ma incrementare le doppie guide con tempi e numeri stabiliti di concerto con i sondacati monitorando il flusso delle chiamate è così complicato? Poi il signor Gramelli deve emettere qualche licenza in più; se serve davvero se ne parlerà!

  4. Doppie guide più nuove licenze…..conoscendo un pochino la testa di tanti tassisti….tra non molto diventiamo più di 8000..
    ..come autoeliminarsi…..

  5. Per Carlo …..stiamo effettuando serie proposte considerando delle nuove seconde guide , cosi come prevede la Bersani, nessuno in questi post ha parlato di nuove licenze.
    Assolutamente NO a nuove licenze considerando anche la nuova linea 4 che da Linate ci sarà a fine 2021.

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