Un commento

  1. Allora amici: Uber é sbarcata in borsa dopo infiniti annunci il 10 maggio 2019 a “soli” 45 dollari per azione, rastrellando sul mercato 75 miliardi di dollari contro i 120 inizialmente ” previsti”. Oggi quota 28 dollari x azione ossia ha perso il 38% del valore iniziali in sei mesi.
    Ma cosa è uber? Una app. Era e resta un’intermediaria virtuale che lucra sino al 25% sul lavoro altrui. Non ha mezzi, investimenti, nulla. Paga le tasse non dove raccoglie il denaro, ma dove le conviene, ossia dove ha la residenza fiscale. È anche una banca nel senso che fra quando incassa il 100 è ridà il 75 passano giorni in cui dispone del cash. Spende un sacco di soldi, questo si, in avvocati, ha cause ovunque, ma ne vale la pena. E qualcuno, il 10 maggio, quei 75 miliardi iniziali in parte se li è intascati.
    Ricordate tutte le chiacchere sulla tecnologia e il progresso e la nostra arretratezza, e la nostra scomparsa futura? Bene. Vediamo quanto varranno le azioni uber fra sei mesi. I taxi di sicuro saranno ancora qui, non quotati purtroppo.

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